Elettronica ed agricoltura sfidano la crisi

Si susseguono le notizie negative sul fronte dell'economia e delle prospettive a breve e medio termine. Ma leggendo con attenzione le informazioni che provengono dai vari settori di mercato si può anche ritrovare qualche segnale positivo. E qui ne raccontiamo due, che curiosamente giungono da due settori agli antipodi: l'agrocoltura, ovvero la forma primaria della produzione agricola, e la vendita di elettronica di consumo, una delle punte più avanzate del teziario di mercato.

I dati Aires
E cominciamo dall’elettronica: l’ultima rilevazione mensile effettuata da Accenture sui fatturati realizzati nei punti vendita delle catene aderenti all’associazione dei dettaglianti Aires, a settembre è risultata positiva dell’1,28% rispetto allo stesso mese del 2011.
È il secondo tentativo di recupero dei consumi in questo settore dopo il dato dello scorso giugno che aveva fatto registrare un aumento del 4,62% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I dati complessivi dei primi nove mesi del 2012 rivelano un mercato che ha perso in termini di valore del venduto circa il 3,5% rispetto ai primi nove mesi del 2011. Un dato più o meno in linea con quanto rilevato da GfK per il medesimo periodo. 
Protagonista dei desideri dei consumatori il segmento degli smartphone e della telefonia che, nei primi nove mesi 2012, è cresciuto di circa il 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in termini di valore delle vendite. Ottimi risultati anche per il segmento Home comfort cresciuto di circa il 30% rispetto all’anno precedente mentre è ancora sofferente il comparto del Consumer electronics e in particolare dei televisori.

Agricoltura
Per quanto riguarda il mondo agricolo, secondo quanto riportato in una nota da Agrofarma che elabora dati Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) e Coldiretti  nel secondo trimestre 2012 sono aumentati sia i lavoratori dipendenti (+10,1%) sia quelli indipendenti (+2,1% le nuove imprese) del settore.
In particolare, 1 lavoratore assunto su 4 ha meno di 40 anni e, per la prima volta da dieci anni, sono in crescita le fattorie condotte da giovani agricoltori: 62 mila quelle che vedono al vertice gli under 30, di cui il 30,7% dei casi sono guidate da donne, come rilevato dall’ultimo Censimento nazionale dell’agricoltura.

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