Elettronica di consumo, rosso profondo

Il mercato italiano dei Technical consumer goods monitorato da GfK Te Max, un servizio informativo di mercato sviluppato da GfK Retail and Technology, è ancora in forte diminuzione; nel secondo semestre dell'anno ha infatti registrato vendite per 4.415 milioni di euro, con un calo dell'8,8% rispetto allo stesso periodo del 2008.
Secondo gli analisti di Gkf l'andamento del mercato non si può spiegare solo con la crisi economica, ma anche con la mancanza di proposte realmente innovative per un consumatore che quasi sempre ha già tutto.
Ma vediamo l'andamento dei vari comparti di mercato.

Piccoli elettrodomestici: vendite in valore per 336 milioni di euro e un trend del -4,4%. Si registra per la prima volta una flessione anche per le macchine da caffè e il comparto cura della persona non cresce più.

Telefonia: diminuzione del 6,5% del giro d'affari, attestatosi a 645 milioni di euro. Le vendite non sono diminuite tanto a volumi quanto a valore perché sul mercato hanno ripreso importanza i cellulari entry level.
Grandi elettrodomestici: la discesa è stata del 7,7%, per un fatturato di 986 milioni di euro. Le lavatrici tengono a valore perché si è alzata la gamma di offerta mentre i frigoriferi a risparmio energetico sono sostenuti dagli incentivi sugli apparecchi di classe A++ e A+.

Informatica: si registra un-7,6% e il controvalore generato è sceso a 822 milioni di euro. La caduta è attutita dal boom dei netbook, cresciuti a tre cifre.

Elettronica di Consumo: ha registrato una contrazione delle proprie vendite del -11,4% chiudendo il trimestre a 1.053 milioni di euro.
Per la prima volta i tre tradizionali driver della crescita sono oggi tutti negativi: flat TV, lettori audio portatili, navigatori. Buone le vendite di ricevitori per il digitale terrestre che però hanno valori unitari piuttosto ridotti.
Fotografia: il calo delle vendite dell'11,6% per un controvalore di 165 milioni è spiegabile con il crollo dei prezzi, che ha interessato soprattutto le reflex digitali e le cornici.

Office equipment: fa registrare la peggiore performance del settore: il controvalore generato si attesta a 398 milioni di euro e il trend a -13,5%. Regge solo
il mercato delle cartucce per stampanti.

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