Esselunga a Palazzo Barbieri di Verona: i capigruppo di opposizione fanno ricorso al Tar

Esselunga
Esselunga di Verona nel mirino dei capigruppo di opposizione del consiglio comunale che con un ricorso al Tar intimano l'alt fino all'arrivo della sentenza

Esselunga che dovrebbe realizzarsi a Palazzo Barbieri, a Verona, dopo aver fatto fronte ai ritardi e alle lungaggini burocratiche, è ora nel mirino dei consiglieri comunali che hanno presentato ricorso al Tar contro la delibera approvata il 17 novembre scorso in consiglio comunale.  Firmatari del ricorso sono i capigruppo di opposizione: Daniele Polato per Forza Italia, Gianni Benciolini per MsS e Michele Bertucce per il Pd che chiedono non soltanto un giudizio nel merito ma anche che tutto rimanga fermo fino a sentenza emessa. Si tratta di 51 pagine di contestazioni.

Il ricorso è contro il Comune, Esselunga, il Polo Fieristico e la Regione Veneto, e chiede di annullare tutto quanto fatto finora, a partire dalla variante al Piano degli Interventi che consente la costruzione di Esselunga tra viale del Lavoro e viale dell'Industria, laddove doveva, secondo quanto spiegano i ricorrenti, rimanere il grande parcheggio a servizio della Fiera. Il ricorso dei tre partiti cita le osservazioni critiche dei tecnici comunali sul traffico, le richieste della Quinta Circoscrizione e ricorda il primo no della Regione al progetto, nella Conferenza dei servizi del giugno scorso. Secondo quanto spiegano i ricorrenti “il Comune ha dovuto adottare la variante, poi votata in consiglio senza il via libera della commissione competente”.

La paura è che Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, blocchi a questo punto il pagamento del saldo pari a 21,5 milioni di euro.

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