Esselunga Prenestino: tour fotografico dello store di Roma

Un superstore nel tradizionale stile dell'insegna fondata da Bernardo Caprotti: parliamo di 4.600 mq netti di vendita su una superficie complessiva di circa 8.000 mq, sviluppati su una pianta rettangolare, che si apre sull'ortofrutta, sfusa e confezionata, e ha i banchi dei freschi, collocati con i loro laboratori e forni, sul lato lungo del perimetro.

"Si tratta di dimensioni e proporzioni che ci permettono di esprimere al meglio la nostra offerta, che si basa sull'offerta del superstore di Aprilia/Lt, aperto tre anni fa, con una percentuale importante di freschi e di prodotti pronti, preparati nei nostri laboratori e stabilimenti, sulla base di nostre ricettazioni interne", chiarisce Aldo Botta, direttore vendite di Esselunga.

Nelle 19 corsie lungo le quali si snoda il percorso, si incontra la classica di Esselunga: "Food, soprattutto freschi, e grocery sono i nostri principali punti di forza, cui si aggiungono la profumeria, i  vini e il mondo casa -spiega Gabriele Villa, direttore commerciale della catena-. Il nostro obiettivo qui a Roma è di posizionarci come i più bassi del mercato a livello di prezzi, a fronte di un'elevata qualità, la nostra, dei prodotti. Per questo abbiamo adottato una politica commerciale in linea con le logiche che applichiamo normalmente nel resto della nostra rete".

I banchi dei freschi, assistiti e a libero servizio, sono collocati lungo la parete perimetrale, di fronte a 19 corsie, al centro delle quale campeggiano il mondo casa, nel suo ultimo concept che vede casalinghi (piatti, pentole, posate, accessori vari), tessile casa e bagno e piccoli elettrodomestici in un'unica area, resa maggiormente visibile da un'esposizione preferenziale con un insieme delle collezioni più nuove, e la profumeria, con le diverse personalizzazioni dei brand.

Curiosa di tutte le forme di retail, italiano e internazionale, fisiche e online, food e non food. Da anni, seguo le evoluzioni (e le involuzioni) di questo mondo con l'obiettivo di raccontare, con occhi attenti e un pizzico di ironia, nuove realtà, iniziative originali, aggregazioni innovative, negozi d'impatto, e …

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