Esselunga si sviluppa anche nel non food

Con l’apertura del nuovo superstore di via Adriano a Milano, nella parte nord della città, Esselunga raggiunge una rete nazionale di 150 punti di vendita. Si tratta della prima apertura del 2015, cui ne seguiranno altre cinque-sei: parliamo di una struttura di 4.400 mq, all’interno di un’area industriale, dove un tempo sorgeva la Magneti Marelli, di cui è rimasto, a testimonianza storica, il rifugio antiaereo utilizzato dai dipendenti durante la seconda guerra mondiale.

Layout e assortimento
Se all’esterno, il superstore si contraddistingue per la scritta Fìdaty che campeggia sull’ingresso, dal punto di vista del layout, vengono riprese le tradizionali caratteristiche dell’insegna, con l’apertura sull’ortofrutta, i classici banchi dei freschi assistiti lungo il perimetro. Il tutto con una scala prezzi fondata su una convenienza che deve essere ben percepibile. Non mancano particolarità in alcune categorie, in parte già implementate in alcuni punti di vendita (circa una cinquantina) ma che saranno estese all’intera rete.

Abbinare tessile e cibo
In particolare, in corrispondenza del corridoio dedicato ai casalinghi e al tessile casa è stata allestita un’esposizione dedicata che associa accessori non food (pentole, tovaglie, contenitori, mestoli, strofinacci da cucina, con disegni creatiad hoc  dall’ufficio prodotto di Esselunga, ecc) con prodotti food. L’obiettivo è creare maggiore vivacità e colore a livello di visual, oltre che incrementare gli acquisti d’impulso e le vendite complementari. Questo sforzo di abbinamento e di distintività è presente anche nel vino con l’introduzione di un’offerta dedicata di prodotti tessili (tovaglie, tovaglioli, strofinacci, grembiuli, ecc).  Con questa logica sono state realizzate anche nuove fantasie nelle tovaglie, con colori che possono essere abbinati ai servizi di piatti.

Cosmetica da specialisti
Continua anche l’impegno di rendere lo spazio profumeria un’area sempre più specializzata, in competizione diretta con le insegne di profumeria e parafarmacia. Da un lato, l’insegna lavora con alcuni brand per rendere più distintivi gli spazi dedicati, come nel caso delle indicazioni sui pennelli nell’isolaL’Oréal. Dall’altro, vengono inserite nuove categorie. Così, in linea con la tendenza verso il bio anche nella cosmetica, è stata inserita in esclusiva la linea Lavera, di origine tedesca e leader in Germania. Nella colorazione capelli, invece, l’offerta è stata completato con prodotti professionali in tubo sia per soddisfare una clientela più esigente sia per attrarre una clientela specializzata, come i parrucchieri. Soddisfazioni a livello di vendita vengono anche dal beauty tech, quei piccoli elettrodomestici per la cura dei capelli (come piastre, phon multifunzioni, ecc), riuniti in un’unica area proprio a fianco della colorazione capelli per una maggiore visibilità.

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Curiosa di tutte le forme di retail, italiano e internazionale, fisiche e online, food e non food. Da anni, seguo le evoluzioni (e le involuzioni) di questo mondo con l'obiettivo di raccontare, con occhi attenti e un pizzico di ironia, nuove realtà, iniziative originali, aggregazioni innovative, negozi d'impatto, e …

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