Export salumi in aumento nel primo semestre

Primo semestre positivo per le esportazioni di salumi nel 2014: secondo i dati elaborati da Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) su base Istat gli invii di prodotti della salumeria italiana hanno toccato quota 70.630 t (+7%) per un corrispettivo in valore di 590,8 mln di euro (+8,4%).

Obiettivo abbattimento barriere
"Siamo soddisfatti da questo risultato, che testimonia quanto siano apprezzati i nostri salumi nel mondo. Risultato che è messo in pericolo dal fatto che nel secondo semestre vedremo le gravi conseguenza della guerra delle sanzioni con la Russia, oltre che dal persistere delle barriere commerciali che continuano a limitare l'export verso alcuni importanti mercati come gli Stati Uniti, il Brasile, la Cina, eccetera. Quella dell'abbattimento delle barriere è un obiettivo che Assica non smetterà mai di perseguire. Il superamento di questi limiti, spesso pretestuosi, è anche l'unica via di crescita per l'industria dei salumi" ha affermato Lisa Ferrarini, presidente di Assica.

Prosciutti crudi
Forte crescita nei paesi terzi: Usa e Giappone seguiti dalla Svizzera. Buono il primo semestre 2014 per le esportazioni dei prosciutti crudi. Nel periodo gennaio-giugno gli invii di questa categoria, fra prodotti con e senza osso, hanno superato quota 28.900 ton (+5,9%) per un valore di oltre 306 mio di euro (+11,7%).

Salami
In crescita le spedizioni anche se
risentono del blocco delle importazioni in Russia. Accelerazione dell'export nel secondo trimestre che recupera dopo l'andamento sostanzialmente piatto dei primi tre mesi. Il dato del primo semestre vede un export pari a 12.009 ton (+2,9%) per un corrispettivo di oltre 119 mio di euro (+3,9%).
All'interno della Ue da sottolineare le performance verso Francia, Svezia, Paesi Bassi, Danimarca, con crescite a due cifre. Positivi anche i risultati della Germania (+6,9% in quantità e +6,7% in valore). In calo le spedizioni verso il Regno Unito (-12% dal -14,3% del primo trimestre) e quelle verso il Belgio (-4% in quantità e -3,6% in valore) mentre sono tornate in linea con il 2013 quelle verso l'Austria (+0,3% in quantità e +0,8% in valore).

Mortadelle e wurstel
Ottimo risultato in svizzera, Usa e Giappone. In Europa spiccano Romania, Croazia, Polonia e Regno Unito. Il primo semestre del 2014 conferma la buona crescita per le esportazioni di mortadella e wurstel, arrivate a 15.888 ton (+4,2%) per 57,2 mio di euro (+7,6%).
Determinante per questo risultato è stata la crescita degli invii verso i Paesi extra Ue, cresciute del 13,1% in quantità (3.732 ton) e del 9,6% in valore (11,4 mln di euro).

Prosciutto cotto

Bene gli invii verso i partner comunitari che hanno registrato un +8,2% in quantità e un +8,4% in valore, grazie alle ottime performance di Francia, Germania, Danimarca e, soprattutto Regno Unito (+41,7% e +32,8%, addirittura in accelerazione rispetto al primo trimestre). Recupera anche la Spagna dopo i pesanti cali del 2013 (+4,2% in quantità e +8,4% in valore), mentre cala l’Austria (-6,5% in quantità e -4,1% in valore).

Pancette
Ottima performance del prodotto
soprattutto nei paesi extra Ue. In particolare la per l'export di pancetta stagionata, che, dopo il calo del 2013, torna a crescere anche rispetto i livelli del 2012. Le spedizioni di questa categoria hanno evidenziato un +14,2% in quantità per 2.108 ton e un +14,1% in valore per 16,2 mio di euro.

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