Gs1 e Nielsen a Marca 2017: Immagino fotografa le tendenze del food

Analizzando e confrontando loghi e certificazioni, valori nutrizionali, claim sui pack e ingredienti, Immagino può rispondere a nuove domande incrociando la completa digitalizzazione del prodotto con i dati di mercato

Free from, addizionati, veg e per intolleranti, senza ogm, con pochi grassi. Questi gli alimenti che nel 2016 hanno realizzato le performance migliori in termini di vendite rispetto alla media del comparto food, secondo un’analisi condotta da Nielsen con il supporto dei dati raccolti da ‘Immagino’, il servizio web realizzato da GS1 che scattando foto digitali delle confezioni dei prodotti di largo consumo raccoglie ed elabora le informazioni stampate sulle etichette.
Analizzando e confrontando loghi e certificazioni, valori nutrizionali, claim sui pack e ingredienti, Immagino può rispondere ad esempio alle seguenti domande: come stanno cambiando l’offerta e il consumo in funzione della presenza di alcuni ingredienti, Come cambia il consumo in funzione dell’assenza di allergeni, coloranti, conservanti? Quali trend mostrano categorie di prodotto rivolte a vegani e vegetariani? Quali sono gli andamenti dei prodotti che comunicano la loro italianità?

Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen Italia e Bruno Aceto Ceo di GS1 Italy hanno presentato Immagino alla platea di Marca durante il convegno inaugurale della 13esima edizione della fiera. “I consumatori sono alla ricerca di punti di riferimento e i punti di vendita e le marche dispongono di strumenti informativi assolutamente centrali per costruire una relazione di valore con loro – ha detto Aceto – informare bene è oggi una delle mission costitutive per le imprese. Manca ancora, tuttavia, una misurazione reale del rapporto tra informazione ricercata e risultati di mercato. L’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy nasce per colmare questo vuoto”.
“Dall’incrocio dei dati Immagino contenenti le caratteristiche dei singoli prodotti con i dati di venduto, di consumo delle famiglie e di fruizione dei media rilevati da Nielsen – ha precisato Fantasia – è possibile tracciare un quadro di come sia cambiata la dieta degli italiani, individuando gli acquirenti principali per ogni segmento di mercato e identificandone la dieta mediatica che consente alle aziende di ottimizzare gli investimenti media e raggiungere il proprio target in maniera più efficace”.

Una fotografica delle tendenze
Per quanto riguarda il 2016, Immagino ‘fotografa’ queste tendenze: i prodotti idonei a uno stile di vita vegetariano e/o vegano hanno avuto un peso del 3,2% a scaffale (1.140 etichette), hanno fatturato 749 milioni di euro (2,7% del totale grocery) segnando un incremento del 10,4%, a fronte di una performance del comparto food del -0,2%. A seguire le referenze senza glutine e senza lattosio che rappresentano il 13,4% delle etichette (6.942), hanno fatturato poco più di 4 miliardi con un incremento dell1,4%. Al terzo posto la galassia delle 6.942 etichette free from (senza conservanti, coloranti, ogm e olio di palma, con pochi grassi, calorie e zuccheri). Con un valore di 8 miliardi e 241 milioni (30,1%) hanno messo a segno un +0,9% rispetto al 2015. Infine, la categoria degli arricchiti (con vitamine, calcio, fibre, Omega 3, ecc..), con le sue 3.834 etichette ha fatturato 3 miliardi e 657 milioni, con una crescita dello 0,2%.
Secondo gli analisti di GS1 e Nielsen i prodotti che hanno più margine di redditività sono quelli senza glutine, senza Ogm, con pochi grassi e arricchiti con fibre. Meno performanti invece quelli con vitamine e senza coloranti.

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