I consumatori prestano più attenzione alle etichette

I consumatori prestano più attenzione alle etichette dei prodotti, ma spesso non riescono effettivamente a comprendere il significato di quello che hanno letto. È questo il risultato principale della ricerca “Nutritional Labelling & Health Foods”, condotta da Nielsen su 28.000 utenti di Internet di 51 Paesi diversi. Due consumatori on-line globali su tre (66%) affermano di prestare più attenzione alle informazioni nutrizionali sulle etichette rispetto a due anni fa, ma meno della metà (45%) afferma di comprendere tutto ciò che legge. Secondo la ricerca Nielsen, il 24% controlla sempre le informazioni nutrizionali quando acquista cibi - un dato in crescita rispetto al 21% di tre anni fa. Tre categorie in particolare catturano l'attenzione dei consumatori che controllano le etichette, ovvero grassi, calorie e conservanti. Dal punto di vista globale, è l'interesse nel contenuto di grassi a spingere quasi la metà degli intervistati a verificare le etichette sulle confezioni. Il 48% dei consumatori globali afferma di guardare sempre le etichette dei cibi per verificarne il contenuto di grassi, cui seguono calorie (45%) e conservanti (42%). Controllare il contenuto di conservanti ha superato l'interesse per gli zuccheri (41%), evidentemente oggi ritenuti meno dannosi per la salute.

Consumatori più vigili in Nord America
I consumatori nordamericani appaiono i più preparati in fatto di etichette dei generi alimentari. Il 67% afferma di comprendere quasi tutte le informazioni riportate sui prodotti. Per molti acquirenti del Nord America esaminare le etichette è infatti diventata routine e i produttori più sofisticati hanno fatto di queste etichette un incisivo strumento di marketing. Secondo uno studio Nielsen, negli Stati Uniti il mercato dei prodotti con etichette che indicano l'assenza di grassi ha un valore di 45,6 miliardi di dollari, con tasso di crescita annuale del 12%. Inoltre gli articoli che indicano l'assenza di grassi transgenici, i più nocivi dal punto di vista nutrizionale, sono aumentati del 30% nello scorso anno (aprile 07 - aprile 08) e valgono oggi 11,8 miliardi di dollari. Inoltre quasi la metà (43%) del campione americano dichiara di controllare sempre il contenuto di grassi transgenici degli alimenti confezionati. In Europa i consumatori appaiono meno interessati alle etichette: uno su dieci afferma di non controllare mai le informazioni nutrizionali. Quasi un italiano su tre (29%) afferma di controllare sempre le informazioni nutrizionali sui prodotti confezionati, ma uno su dieci sostiene di non comprenderle affatto.

Cresce l'attenzione in Asia
Nel continente asiatico l'attenzione verso il contenuto dei prodotti alimentari appare invece in netta crescita: oltre il 70% dei consumatori cinesi e degli Emirati Arabi afferma di prendere nota delle informazioni nutrizionali sulle confezioni in misura maggiore rispetto a due anni fa. Lo sviluppo dei supermercati e la modernizzazione del commercio nei mercati emergenti degli ultimi dieci anni hanno infatti messo a disposizione dei consumatori una notevole quantità di nuovi prodotti confezionati. Secondo la ricerca Nielsen, il 34% del campione asiatico afferma di controllare le informazioni nutrizionali solo nel considerare per la prima volta l'acquisto di un prodotto, mentre il 27% fa questa verifica soltanto quando acquista certi tipi di generi alimentari.

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