I salutistici fanno bene a brand e retailer

L'industria spinge sul benessere accogliendo i bisogni dei consumatori. I distributori supportano i prodotti con strategie instore acquisendo un'identità sostenibile (da Gdoweek 12)

Aumenta in Italia la domanda di prodotti salutistici. I dati parlano chiaro: nel 2015 si registra una crescita doppia rispetto alla media del settore alimentare. La ricerca di benessere dei consumatori evidenzia come questa sostenga la crescita dei cibi funzionali che mettono a segno un fatturato di 2,5 miliardi di euro (ripartiti tra prodotti “con” per poco più di 700 milioni di euro e prodotti “senza” per un totale di circa 1,8 milioni di euro) e una variazione sull’anno precedente di +4,7 punti percentuali. Questi numeri provenienti da una ricerca condotta da Iri per TuttoFood (iper+super+lsp, a.t. settembre 2015) mettono in luce nuovi stili alimentari che, uniti a maggiore informazione, permettono la crescita di prodotti con caratteristiche specifiche che rientrano nella categoria del benessere. “Come confermano i dati Iri -commenta Giustina Li Gobbi, exhibition manager di TuttoFood- il salutismo non è una moda ma un’opportunità di business, sia per un’industria votata alla qualità come quella italiana, sia per i retailer alla ricerca di nuove nicchie. TuttoFood è all’avanguardia di questo trend: siamo partner/organizzatori di Spazio Nutrizione, l’appuntamento che promuove l’incontro tra comunità scientifica e operatori, e ospitiamo un’offerta particolarmente ricca proprio nelle referenze di punta di questo settore come bio, free-from, cibi funzionali e fine foods”. Tra i trend salutistici spiccano i prodotti integrali che raggiungono una crescita del 12,7% e il biologico con +19,6%; in crescita anche i prodotti con cereali che raggiungono +7,4%. Secondo una survey condotta dall’Università degli Studi di Parma i consumatori attribuiscono alla parola “sano” prodotti certificati, di provenienza controllata, composti da pochi ingredienti, con pochi zuccheri e grassi, biologici quindi senza l’utilizzo di pesticidi. In pratica sono riconosciuti naturali e sani quei prodotti che, per esempio, hanno tolto l’olio di palma dai propri ingredienti, che usano dolcificanti naturali come lo stevia o che annoverano nelle ricette l’uso di farine integrali. Secondo Iri per TuttoFood, tra le categoria trendsetter del 2015 si riscontrano quelle che evidenziano i nuovi stili di vita e di consumo tendenti al salutistico: pasta fresca senza glutine, prodotti da forno senza glutine, soya tofu, pasta integrale/farro/kamut, latte di riso o soya.

L'intero articolo su Gdoweek n° 12

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