Il business del franchising vale oltre 21 miliardi e cresce del 5,2%

Con 68.235 punti di vendita spalmati su 847 insegne ha sviluppato 21.129 miliardi di euro, segnando un +5,2% sul 2006. Positivo, quindi, il bilancio del settore che conferma la validità del sistema “moltiplicatore d'imprese”: lo evidenzia il rapporto annuale relativo al 2007 elaborato da Quadrante Franchising & Marketing Services e realizzato per conto di Assofranchising.

Le top seven per fatturato
Tra i cambiamenti più rilevanti nell'ambito dei 7 settori che superano il miliardo di giro d'affari (Gdo food - Alimentari, Agenzie immobiliari - Mediazione creditizia, Gdo non food, Abbigliamento uomo donna, Agenzie viaggi - Turismo, Prodotti e Servizi Specialistici e Intimo) vi è il primo posto guadagnato dal settore Gdo food - Alimentari (3,43 mld, +16,2%), che passa al primo posto, sostituendo il Gdo - non food ora al terzo posto (2,03 mld, +9,9%): lo spostamento è dovuto al cambiamento di collocazione di insegne della Gdo. L'ascesa più importante è quella del settore Agenzie immobiliari - Mediazione creditizia ( 2,13 mld, +10,1%), che dal quinto posto passa al secondo: una crescita dovuta al sostanziale aumento del numero delle insegne che operano soprattutto nell'ambito della concessione di mutui collegati all'immobiliare.
Mantiene il quarto posto il settore dell'Abbigliamento uomo donna (1,97 mld, +9,3%: nonostante il numero dei franchisor sia diminuito rispetto al 2006, il fatturato mantiene un buon posizionamento, legato all'espansione delle reti più consolidate presenti sul mercato da tempo. Le Agenzie di viaggi - turismo si classificano nella Top Seven, con 1,55 mld, + 7,3%), ma con una performance meno positiva rispetto agli altri settori: ciò è dovuto ad una diversa classificazione o alla conversione di punti di vendita in gestione diretta. Inoltre a fronte di nuovi marchi entrati nel mercato, alcuni marchi esistenti sono stati assorbiti o accorpati da altre insegne, creando cambiamenti all'interno del settore. Al sesto posto, si colloca il settore dei Prodotti e Servizi Specialistici, che registra un fatturato in forte aumento per l'entrata nel mercato di diverse nuove insegne, molte delle quali appartenenti al mondo dei finanziamenti alla persona e del credito al consumo, mentre al settimo, troviamo l'Intimo, anche questo un comparto in ascesa costante.

Sotto il miliardo di business
Al di sotto del miliardo di giro d'affari si situa il settore Ristorazione rapida - Pizzerie - Caffetterie, che registra un aumento di fatturato notevole per via dei nuovi marchi entrati nel mercato, altrettanto vale per le Calzature - Pelletteria - Accessori, che appunto crescono sempre per l'ingresso di nuovi brand. In forte aumento le insegne degli Ottici: il settore riporta una forte concentrazione di reti e un aumento dei fatturati.
In controtendenza l'Internet e Telefonia, settore che perde quota in termini di fatturato in conseguenza all'uscita dal mercato di alcuni brand operativi in questo settore. In calo anche l'Informatica - Videoteche - Foto che vede diminuire il proprio peso complessivo nel sistema del franchising italiano, per via dei cambiamenti intervenuti a livello di insegne operative in franchising e relativi giro d'affari ed affiliati.

Il futuro guarda al Mezzogiorno e all'estero
Attraverso questionari a decisori di alto livello di primarie aziende di ogni comparto, Assofranchising delinea tre forti tendenza che caratterizzeranno il settore del franchising nel 2008: internazionalizzazione (che nel 2007 ha registrato un +37,5% in termini di numero di punti di vendita, ora a quota 6,669), concorrenza interna al mondo del franchising, che richiede meno improvvisazione e più formazione e professionalità, e focalizzazione sul Meridione d'Italia (attualmente, la regione top per pdv è la Lombardia).
Per quanto concerne il giro d'affari di ogni settore, il 60% degli intervistati prevede una crescita, di cui il 20% oltre il 10, mentre il 30% prevede un calo. Per quanto concerne le insegne operanti (il numero dei franchisor) si riscontra una tendenza alla stabilità per il 2008, anche per razionalizzazioni e chiusure di pdv.
Relativamente alle previsioni di sviluppo del settore in Italia, per il 2008 dovrebbero mostrare una crescita intorno al 5%.

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