Il caro-petrolio condiziona i consumi

In un futuro sempre più vicino il consumatore sarà attento a quando, cosa, come e dove compra. Una recente ricerca Nielsen condotta negli Stati Uniti si è prefissa di indagare l'argomento, focalizzandosi con particolare attenzione sull'aumento del prezzo del petrolio e sul relativo effetto riguardo abitudini d'acquisto.
In effetti l'aumento della prezzo della benzina è stato oggettivo ed evidente: dai 3,06 dollari stimati durante lo svolgimento dell'indagine Nielsen di fine 2007, si è arrivati alla quota probabile di 3,40 dollari per la prossima primavera. 
Un'escalation che non tarderà ad avere la sua diretta influenza nei conti delle famiglie Usa, un paese in cui le distanze dalle aree di shopping inducono a percorrere parecchi chilometri.
Secondo la ricerca Nielsen, circa la metà degli intervistati dichiara di aver ridotto i propri acquisti. Il 70%, invece, sostiene di ottimizzare, facendo coincidere gite di piacere e mete dello shopping in un unico percorso. In tal senso, infatti, a vincere sono stati i centri commerciali, capaci di offrire in una sola location una vasta gamma di prodotti e di categorie merceologiche.

Soffre il "fuori casa"
Il 41%, invece, dichiara di andare meno spesso al ristorante e il 39% è stato in generale di più a casa. Il che significa nascita di nuove necessità da soddisfare, per rendere il sacrificio meno spiacevole e per trovare nuovi modi di gustare in divano sapori e atmosfere da gourmet. Senza dimenticare la pausa pranzo in ufficio, in cui è forte il bisogno di prodotti ad hoc, semplici da gestire, veloci da consumare, qualitativamente apprezzabili. 

Ma non sono solo i ristoranti ad aver sofferto della crisi. Un'altra voce in affanno è quella rappresentata dalla spesa per le vacanze per cui si contrae l'investimento disponibile: si spende di meno sul luogo di villeggiatura e non ci si lascia andare a sfizi.
Insomma, il diktat è risparmio. Per questo il 2008 vedrà internet protagonista come canale di vendita, ma anche di informazione. La rete consente di valutare, paragonare, ricercare e scegliere il brand, prodotto o servizio più competitivo. Per risparmiare, infanto, Il 25% dei consumatori usa i coupon, accanto al 23% che opta per private label o prodotti a basso prezzo.

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