Il fascino del retail “free from”

Alla conquista dei reparti e non solo. L'alimento "senza" è al centro di un'evoluzione che coinvolge gdo e catene specializzate. (da Gdoweek n. 13)

 

Dalle ccibo e saluteucine degli chef agli scaffali dei supermercati, nei Paesi sviluppati continua a crescere l’interesse per gli alimenti senza o alleggeriti di glutine, lattosio, zuccheri, sale, grassi, conservanti, olio di palma e altri ingredienti. Un trend destinato ad ampliarsi, non solo per l’aumento dei casi di allergie e intolleranze, ma anche perché questi cibi sono percepiti dai consumatori come più salutari e sono scelti dai tanti che vogliono condurre uno stile di vita improntato al benessere, nonostante costino di più dei prodotti convenzionali.

Un business in crescita
I numeri parlano chiaro: solo negli Stati Uniti, nel 2006 il giro d’affari del cibo free from era di 900 milioni di dollari, oggi è intorno ai 4 miliardi e mezzo e, considerando il tasso di crescita, si prevede che entro il 2020 arriverà a quasi 24 miliardi. In Italia, il mercato al consumo delle intolleranze e delle allergie alimentari vale 545 milioni di euro e, secondo un’indagine di Coldiretti, le vendite di questi alimenti hanno registrato un’impennata nel 2015: a trainare il comparto sono i senza glutine (+31%) per un valore di 101 milioni di euro, con in testa pasta (+33%) e biscotti (+34%). Il latte senza lattosio ha raggiunto un volume d’affari di 477 milioni di euro (+15%). Al di là delle specifiche esigenze di salute, secondo il rapporto Gs1 Italy 2016, nella percezione collettiva è il colesterolo il principale nemico che il 35% dei consumatori desidera non incrementare, o ancor meglio ridurre, con i cibi. Per il 29% è importante l’assenza dei grassi, per il 28% del sodio, per il 27% dello zucchero e solo il 22% si preoccupa di un basso apporto calorico. Che il free from sia diventato un vero e proprio settore merceologico lo testimoniano anche le fiere dedicate, come The allergy free from show, nata nel 2009 a Londra e diventata itinerante negli anni con edizioni a Liverpool (2012), Berlino (2015) e Glasgow (2016), e la Free From Food Expo di Amsterdam, giunta alla quinta edizione. In Italia i riferimenti sono Gluten Free Expo di Rimini e il Salone delle intolleranze alimentari Free From, alla sua prima edizione quest’anno (11 - 14 novembre a Cremona). Ovviamente i retailer e gli imprenditori del food che si muoveranno per primi e nella giusta direzione potranno avvantaggiarsi nei confronti della concorrenza.

L'articolo intero su Gdoweek n. 13

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome