Il plant-based scommette sul fish analogue #gdoweekreport da Tuttofood 2023

A Tuttofood si sono viste nuove proposte nel pesce vegetale che stupiscono per texture e gusto, dal salmone affumicato ai gamberetti

È il "pesce vegetale" il nuovo step di avanzamento evolutivo del plant-based. Lo si è visto a Tuttofood 2023. Secondo Bloomberg Group le vendite al dettaglio globali di alimenti a base vegetale raggiungeranno i 160 miliardi di dollari entro il 2030; già oggi sono consumati da 22 milioni di italiani e rappresentano il primo trend secondo il rapporto Coop.

Nel nostro giro tra gli stand a Tuttofood ci ha sorpreso il gusto dei gamberetti vegetali preparati con alga bruna, novità di Biolab, che da oltre 30 anni produce prodotti vegani e vegetariani. Tra le novità dell’azienda anche dei nuggets e wurstel vegetali e un affettato gusto tacchino a base di proteina del pisello. Heura, dopo due anni di ricerca, ha lanciato sul mercato italiano i filetti di merluzzo (chilled) e i bastoncini di pesce vegetale (frozen), a base soia. Ancora sperimentale ma potenzialmente esplosiva la proposta di Current Foods, start-up fondata a San Francisco. Grazie a Mr. Root, che distribuisce diversi prodotti innovativi, ha presentato in fiera la sua nuova linea: la novità è il salmone affumicato 100% a base vegetale che segue il successo del tonno vegetale. Al momento si guarda al canale horeca, ma alcuni retailer si stanno interessando.

Tra le altre innovazioni presentate dal distributore, il petto di pollo della francese Umiami, che segna uno step in avanti nel segmento, con soli 6 ingredienti. E un interessante linea di kombucha, a marchio spagnolo Flax & Kale, con la novità Passion Colada, che stanno avendo successo in Spagna anche nel retail, perfette per la mixology ma non solo. Il petto di pollo è la succosa novità vegetale anche di Planted. È basato su una nuova tecnologia, non solo estrusione, ma anche fermentazione. La start up è nata dentro l’Università di Zurigo e oggi ha una linea classica di sei referenze nel mondo retail con proteine del pisello: “L’etichetta più pulita del mercato, solo 4 ingredienti per il Chicken nature, proteina di pisello, acqua, olio e vitamina B12” ci tiene a sottolineare Angela Granito, gdo manager.

Continua a investire nel plant-based Granarolo che ha presentato un ampliamento di gamma, la pasta frasca con la carne di Unconventional e i nuggets a base riso.  “Siamo i primi sul mercato nel mondo della pasta fresca ripiena con all’interno la carne di Unconventional” racconta Marco Martino, ad di Unconventional. L’Unconventiional burger è un caso di successo made in Italy. Vincitore sulla piattaforma di Abillion nel 2022 come miglior prodotto nella categoria burger vegano e al Plant-based World Expo di Londra.

MartinoRossi è sempre più dentro al mondo plant-based. Beamy è la linea di preparati per il retail caratterizzata da 5 referenze, Burger&polpette, in vari gusti, e Ragù. Un prodotto dry, con shelf-life di 24 mesi e che permette al consumatore di produrre il prodotto desiderato in 5 minuti aggiungendo acqua e olio. Ad Anuga lancerà anche un puré di legumi. “Stiamo lavorando su altri prodotti, ancora in fase embrionale come sull’uovo vegetale”.

Novità anche da Olga Italia, già distributori di Sojasun, con il nuovo marchio Fattoria Veg. Un’offerta che si compone di due gamme di burger senza soia e senza glutine: una con tre referenze a base di verdure fresche (non decongelate), coltivate in Italia (con zucchine e menta; carote e lime; basilico e pinoli); l’altra, il Mitico Burger, con prodotti analoghi della carne e del pesce (con riso e mais), gusto zeropollo, zeropesce e zeromanzo. Kioene va in controtendenza e per l’anniversario dei suoi 35 anni vira sul dessert, con i Mini cake vegetali con frutta e ortaggi: tortine a base soia e proteina di pisello, ideali per diversi momenti della giornata, a basso contenuto calorico e di grassi. “Siamo i primi sul mercato sia in Italia sia all’estero a lanciare un nuovo concetto” fa sapere Gloria Galliena, Head of Marketing di Kioene.

È un mercato ormai maturo quello delle bevande vegetali, dove si registra una flessione della soia a vantaggio dell’avena e della mandorla. Vanno in questa direzione le proposte di Abafoods e The Bridge. La prima, a marchio Bjorg, con la bevanda alla Mandorla Choco per completare l’offerta nel segmento indulgent. La seconda con Cacao Banana a base avena, in formato piccolo; un Veggy caffè, senza zuccheri aggiunti, miscela di arabica, riso e mandorla, per un caffè on the go; e la Mandorla Barista, che fa schiuma, per un prodotto professionale ma anche per una preparazione top a casa.

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