Illumino, racconto e risparmio: le novità dell’illuminazione nel retail

Benetton Firenze
Il punto sulle novità del settore nel campo dell’illuminazione nei punti di vendita, tra innovazioni, design e tecnologie

L'illuminazione è uno degli aspetti che più distinguono un buon punto di vendita, per cui assume grande rilievo anche in fase di progettazione. Le continue innovazioni nel settore rendono sempre più interessante la progettazione ex-novo, ma anche il rinnovamento di ambienti già ben strutturati. I fornitori di soluzioni hanno già una loro proposta di lighting design che può fornire una regia luminosa per gli spazi retail. Spesso l’esperienza del committente è determinante, ed è per questo che la luce richiede ascolto e collaborazione. Le continue rivoluzioni dei costi energetici, collegate agli scenari internazionali, sono sempre più al centro delle soluzioni di illuminazione.

La tecnologia propone continuamente innovazioni che, benché non conosciute dal grande pubblico, sono oggetto di costante attenzione da parte degli operatori. Certo il software ha la sua importanza, ma le continue evoluzioni dei Led e il variegato panorama dell’IoT spostano di continuo la messa a fuoco dell’intero progetto.

Venturi Giorgio Itab
Giorgio Venturi, responsabile marketing e illuminazione di Itab

L’illuminazione ha una sua cifra anche in ambiti come la normativa, sempre più rilevante. “In tutta Europa esistono schemi di incentivi nazionali per ridurre le emissioni di CO2 dei negozi”, spiega Giorgio Venturi, responsabile marketing e Illuminazione di Itab.

L’efficienza delle soluzioni aiuta a rientrare nei parametri richiesti dai Tee, titoli (negoziabili) di efficienza energetica. Introdotti nel 2004, i Tee -anche detti certificati bianchi- sono un importante mezzo di promozione dell’efficienza energetica, che premiano interventi di risparmio energetico.

“Il nostro team interno di lighting designer effettua uno studio preliminare completo che include la stima del consumo totale di energia e il calcolo del relativo payback period -ri- sponde Massimiliano Giussani, direttore commerciale Italia di Imoon-. I nostri progetti incrementano l’efficienza energetica degli store, riducendo notevolmente i tempi di ritorno sull’investimento”. Bisogna osservare che il numero di progetti che riducono l’impatto al mq è in crescita. Oltre ad alleggerire l’incidenza dei costi, questa tendenza è riconducibile ai particolari criteri che il retailer deve rispettare per ottenere le certificazioni energetiche. “Imoon ha sviluppato sistemi tecnologici che consentono di soddisfare le esigenze di consumi energetici inferiori ai 10 W/m2, a parità dei livelli di illuminamento, rispetto ai 15/20 W/m2“.

I risparmi e le normative non vanno considerati a svantaggio dell’aspetto principale dell’illuminazione, che resta la promozione del prodotto e l’efficientamento del servizio. È qui che si considerano parametri tecnici quali il colore della luce e il tipo di fascio illuminante. Partendo da quest’ultimo, il tipo di fascio di luce non è sempre lo stesso ed è rilevante per stimolare l’interesse del consumatore. Ad esempio, la quantità di luce sarà maggiore per mettere in risalto le zone promozionali oppure le aree a più alto profitto, come i freschi. “Per attirare l’attenzione del consumatore verso il settore enoteca si utilizzano, invece, fasci più stretti e toni caldi -precisa Giussani-; sono prese in considerazione anche le specifiche esigenze funzionali, come per l’area casse, dove è necessario l’impiego di fasci schermati per non abbagliare e recare disturbo all’operatore”. Sempre parlando dell’area casse, un trend a favore della massima riconoscibilità del brand la inserisce come elemento di comunicazione coerente. In questo caso si cercano soluzioni personalizzabili -anche completamente- che usino l’illuminazione non solo come elemento funzionale, ma anche per rispecchiare l’identità dell’insegna e per segnalare al meglio lo stato di apertura delle casse.

Catena Cinzia Signify
Cinzia Catena, S&S Retail & Hospitality Commercial Manager Italia, Israele e Grecia di Signify

Oltre all’aspetto tecnico, le luci hanno anche un profilo di colore che va curato a seconda del tipo di prodotto o materiale da enfatizzare. Per quanto riguarda il colore il parametro centrale è la temperatura della luce, misurata in gradi kelvin (K): la luce può andare dai 1.000 K del rosso ai 10.000 K del cielo, ad esempio le carni vanno illuminate in modo diverso dagli articoli per casa. “Per Signify, la personalizzazione degli ambienti attraverso i giochi di colore, la regolazione dell’intensità della luce e i movimenti dinamici dell’illuminazione è di fondamentale importanza -sottolinea Cinzia Catena, S&S Retail & Hospitality commercial manager Italia, Israele e Grecia di Signify-. Per l’illuminazione architetturale dinamica, la nostra azienda propone la gamma Color Kinetics. Effetti di luce e vetrine dinamiche valorizzano i prodotti e contribuiscono a costruire l’esperienza d’acquisto del cliente”. Un percorso che porta all’aumento delle vendite e alla fidelizzazione del cliente.

Per iGuzzini, l’uso di luce colorata negli spazi retail è molto importante. Gli oggetti trattati possono essere enfatizzati, nella loro materialità, brillantezza o opacità. Ciascun aspetto principale può essere evidenziato, combinando opportunamente le ottiche (per i fasci di luce) e la temperatura colore. Certamente, attraverso la luce soprattutto si crea l’atmosfera di quello store o di un dettaglio. Livelli d’illuminamento elevati o un effetto a lume di candela, una luce omogenea o un gioco di contrasti fra luce ed ombra raccontano cose molto diverse circa il brand, sui valori che si vogliono evidenziare in una regia luminosa coerente con quei valori.

Passando all’evoluzione informatica, l’automazione della gestione sta subendo una spinta forte in tutti i sistemi moderni, compreso il retail in qualsiasi dimensione. Il termine tecnologico di riferimento è IoT, l’internet delle cose. Il punto di vendita può avere grandi vantaggi di gestione usando tecnologie di scaffale ed etichettatura sia direttamente in luce (LiFi), sia con Bluetooth o altri sistemi.

iGuzzini attribuisce un grande valore a tutti i sistemi di gestione, perché contribuiscono a un abbattimento dei consumi energetici ed offrono molte possibilità di ampliare i servizi offerti all’utente finale. Pensiamo ai sistemi di push notification, con cui possono arrivare direttamente informazioni e offerte a chi si trova nel punto di vendita. “Truli-fi è il sistema LiFi, veloce e sicuro, di Signify -chiarisce Catena- è adatto al rinnovamento digitale e tecnologico o per sopperire laddove la connessione tradizionale sia scarsa o assente”. Sempre nello specifico dell’illuminazione, anche il software di gestione assume rilievo strategico rivolto al brand. “L’illuminazione controllata può svolgere un ruolo fondamentale nella creazione di un’esperienza di brand ottimale”, dice Venturi.

La gestione di diverse scenografie di luce crea una sfera emozionale che allunga la sosta del consumatore all’interno del punto di vendita. “Le soluzioni Imoon sono compatibili con diversi strumenti di light management, come Dali e Casambi”, descrive il direttore commerciale Italia dell’azienda. Dali è un sistema di intelligenza distribuita, che permette di differenziare le emissioni luminose, in automatico o da remoto, in base agli scenari illuminotecnici programmati. Casambi, invece, è un sistema wireless che, abbinato al corpo illuminante, permette un avanzato controllo basato su tecnologia Bluetooth Low Energy, a favore di una gestione intelligente dell’illuminazione, per creare scenari personalizzati e automatizzarne l’alternarsi, secondo le specifiche esigenze di vendita. Per rendere gli ambienti sempre più responsive, iGuzzini ha sviluppato diversi sistemi ILS, Intelligent Light Solutions, che usano tecnologie diverse. L’azienda sta investendo molto anche nello sviluppo specifico di app, per rendere sempre più semplice la gestione dei sistemi da smartphone. Attraverso beacon integrati nell’interfaccia si abilitano gli smart services come le push notification, indoor navigation e space management. Inoltre, sensori intelligenti possono rilevare le ore effettive di funzionamento degli apparecchi.

Parlando di soluzioni, Interact Retail è la proposta di Signify dedicata alle aziende specializzate nella vendita al dettaglio. L’intuitiva gestione tramite app e dashboard è offerta sia al manutentore, sia al cliente finale, con tutti i vantaggi e i servizi resi possibili dall’IoT. Tra i principali benefici, c’è l’indoor navigation, grazie alla quale il cliente può trovare prodotti o promozioni all’interno dello store per una migliore customer experience e spazi accoglienti e personalizzati che valorizzano i prodotti esposti.

Passando ad Itab la proposta è Piri, un sistema sviluppato per raggruppare i punti di luce e variare o pulsare i livelli, mentre si alternano più flussi audio e diverse foto e/o filmati promozionali. Tutti i contenuti possono essere gestiti da un’unica sede con la soluzione Cloud Piri Enterprise, e guidati dal servizio Piri Portal che prevede le necessità di manutenzione.

LA LUCE CREA UN PERCORSO EMOZIONALE

Oltre 200 negozi, numerosi ristoranti e servizi compongono il concept illuminotecnico del nuovo ipermercato Edeka, realizzato all’interno del Center Weserpark di Brema (foto sopra). L’innovativo design studiato da Interstore | Schweitzer è stato interpretato da iMoon in una nuova dimensione della shopping experience per garantire un più lungo tempo medio di permanenza nello store. Lo spazio di vendita di 6.421 mq è stato allestito ricreando un percorso enogastronomico all’insegna della territorialità e dell’esaltazione dei freschi, a cui sono dedicati brand ad hoc per ogni reparto.

Dalle prelibatezze italiane servite da “Amor” (foto sotto) ai prodotti premium di “Butchers with Style”: ogni corner è un tributo all’amore per il cibo, valorizzato dalle soluzioni di illuminazione Imoon, che ha introdotto un’avanzata gestione wireless dei corpi illuminanti per le zone più strategiche. Il controllo wireless permette di regolare autonomamente i valori di illuminamento, secondo le specifiche esigenze di vendita. “Nella progettazione illuminotecnica del nuovo ipermercato Edeka di Center Weserpark, particolare attenzione è stata dedicata alla creazione di una comunicazione emozionale attraverso la luce, in grado di favorire un’interazione dinamica con i Consumatori -dichiara Pierluigi Gusmani, international sales director di Imoon- I corpi illuminanti dedicati, dotati in parte di ottiche ultra-narrow per un illuminamento puntuale, valorizzano le aree e i dettagli per orientare il cliente nel suo percorso d’acquisto”. La visione, condivisa con il team di Interstore | Schweitzer, andrà avanti nella realizzazione di progetti lighting completi per il segmento retail.

ATTENTI ALLA LUCE SULL'OLIO EVO

Tra i molti casi di disattenzione al prodotto e al cliente ce ne sono alcuni anche nell’area dell’illuminazione. Una segnalazione è arrivata qualche tempo fa sui social network da parte di Massimo Boraso, ceo & founder di Boraso e OlivYou. “La luce e il calore rovinano l’olio extravergine di oliva in poche settimane, declassandolo a olio vergine di oliva, anche
se la bottiglia è scura”. In un importante store in centro a Milano, segnala Massimo Boraso, il reparto è illuminato con faretti luminosi puntati direttamente sulle bottiglie, che sono calde. Inoltre, tutto l’olio in vendita è della campagna 2020 (e siamo al 20/02/2022). La situazione è la stessa in molti casi: la luce viene sparata sulle bottiglie di olio per venderle meglio. “Ecco perché -conclude il founder di OlivYou- sono sempre più convinto che l’eCommerce sia il canale di vendita perfetto per un prodotto molto delicato come l’olio evo”.

LUCI DIMMERABILI

“Per sfruttare la luce diurna, nei nostri punti di vendita Metropol impieghiamo lampade a led dimmerabili per l’illuminazione dei tapis roulant collocati in corrispondenza delle grandi vetrate”. Inizia così un post di Lidl Real Estate and Property.

“Per non sprecare energia, l’intensità luminosa di queste lampade viene regolata in base alla luminosità esterna, tramite un meccanismo che offre la possibilità di variare elettronicamente la potenza di illuminazione. Regolare la luce ci permette di ottenere il grado d’illuminazione necessario senza alcuno spreco di corrente elettrica. Gli accorgimenti tecnici sono alla base
di una progettazione efficiente. I vantaggi? Efficienza e risparmio energetico”.

MI ILLUMINO DI MENO E MEGLIO

Un intervento importante è stato fatto da iGuzzini per il negozio Primark a Birmingham, il più grande del mondo, aperto nell’aprile del 2019: sviluppato su circa 15.000 mq ospita anche il primo bar con licenza ufficiale della Disney al di fuori dei suoi resort e delle sue navi da crociera. Tutti gli spazi di Primark Birmingham (che impiega oltre 1.000 persone, fra i dipendenti diretti della catena e quelli collegati alle attività dei partner) sono stati riprogettati per offrire al pubblico una experience innovativa. L’illuminazione artificiale contribuisce a creare un’atmosfera piacevole e rilassante, con caratteristiche diverse a seconda delle funzioni a cui sono adibite le diverse aree. È interessante il fatto che una struttura così ampia sia stata illuminata con un numero contenuto di tipologie di apparecchi.

La temperatura colore usata prevalentemente nell’intero complesso è di 3.000K. Una struttura di binari, con proiettori Front Light, dotati di ottiche diverse, fa fronte alle necessità dell’area dedicata all’abbigliamento, ma anche degli spazi per il relax. In particolare, le zone a disposizione dei visitatori per riposarsi, decorate a graffiti, sono state integrate con apparecchi lineari iN60, con schermo opalino sempre a 3.000K disposti in vario modo (anche a zig zag) per creare un’atmosfera morbida e con livelli di illuminamento contenuti. Altri Front Light sono usati per concentrare la luce nelle zona delle casse e sui tavoli di lavoro all’interno del salone di bellezza. L’esterno è caratterizzato da superfici di diversa natura: una griglia metallica e un inserto centrale di un particolare materiale perlato che durante la notte diventa invece trasparente. Proprio per la notte l’illuminazione artificiale aggiunge un tocco di blu, dato da apparecchi Linealuce e gestiti dal sistema di controllo Dmx.

da Gdoweek n. 5 (31 marzo) 2022

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