Insegne non food: le soluzioni per la riapertura

Per la riapertura dei punti di vendita, i retailer del settore non food hanno messo in pratica una serie di misure a protezione di clienti e addetti

Aggiornamento 22 maggio 2020

Dopo mesi di chiusura, le insegne non food riaprono i punti di vendita su tutto il territorio nazionale e i retailer si organizzano per garantire sicurezza ai consumatori ma anche ai collaboratori.

Ovs e Upim hanno hanno sanificato i negozi, sostituito i filtri degli impianti di condizionamento, installato dispenser con gel disinfettante all’entrata e alle casse, ed evidenziato pecifici punti per il distanziamento. Sono inoltre state predisposte barriere in plexiglass negli store e sono stati aumentati i cicli di ricambio di aria, raddoppiati i turni di pulizia, mentre l’igienizzazione delle superficie piane e della casse avverrà ogni due ore.

Abbiamo già messo in atto tutte le norme necessarie a disciplinare l’accesso e la frequentazione dei nostri negozi, adeguandoci ai protocolli previsti a livello nazionale e regionale e inserendo ulteriori prassi a tutela dei nostri clienti -afferma l’Ad di Ovs Stefano Beraldo-. Tra queste la gestione dei capi resi che saranno appartati per tre giorni, esaminati, igienizzati e successivamente rimessi in vendita. In questi due mesi di chiusura obbligata, abbiamo lavorato alle nuove collezioni impegnandoci per costruire una dimensione dove sostenibilità, attenzione alla moda, qualità dei tessuti, si combineranno in modo equilibrato, sempre a prezzi accessibili. Abbiamo inoltre accelerato l’implementazione di una serie di progetti nell’ambito della digitalizzazione e relazione con il cliente tra i quali la possibilità di acquistare via whatsapp, fare shopping online, prenotando i capi nel negozio prescelto e ritirandoli entro poche ore, chiedere e rapidamente ottenere una piccola linea di credito gratuita, che consente di acquistare pagando in tre rate successive entro 2 mesi, senza alcun costo e senza interessi”.

Per la sicurezza nei punti di vendita Ovs e Upim permetteranno gli ingressi scaglionati e regolamentati a seconda degli spazi disponibili, e comunque con un limite massimo di 3 persone ogni 40 mq, incluso lo staff. Negli store, all'interno dei quali sarà mantenuta la distanza interpersonale di almeno 1,80 mt, si potrà accedere solo indossando mascherine di protezione e guanti. Nel caso in cui il visitatore ne fosse sprovvisto, potrà avvalersi di un dpi messo a disposizione dal personale di negozio.
È stato inoltre deciso di attendere qualche giorno prima di aprire i camerini prova e di eliminare i tester dei prodotti di profumeria e cura della persona.

Anche Rinascente ha messo a punto un piano specifico. “Abbiamo avuto l’opportunità di fare parte di un importante gruppo di lavoro coordinato dall’Università del Politecnico di Torino che ha redatto un protocollo di protezione al Covid-19 -spiega l'azienda-. Questa esperienza ci ha rafforzato ed aiutato a scrivere ed applicare i nostri protocolli specifici per ogni negozio”.

Ripartono anche gli store di Ethos Profumerie che, nel periodo di lockdown, ha messo in atto diverse attività come il servizio delivery con promo e vantaggi esclusivi e il progetto social #belliacasa, una beauty rubrica per tenere compagnia agli utenti con consigli su fitness, alimentazione e haircare.

Per affrontare questa nuova fase, i punti di vendita sono stati dotati di tutti gli strumenti per una riapertura nel rispetto delle norme anticontagio: presenza di gel igienizzante mani all'ingresso, sterilizzatore a raggi UV, che permette di rimuovere il 99,9% di germi e batteri e che potrà essere utilizzato per sterilizzare tutti i tester, oltre che per sanificare tutte le superfici del negozio.

Non abbiamo mai smesso di cercare soluzioni che ci permettessero di restare vicini a clienti e titolari delle profumerie” afferma Mara Zanotto, direttore generale di Ethos Profumerie.

“We missed you”. È il messaggio con il quale Sephora accoglie i suoi clienti. Insieme ai dovuti sistemi di protezione, che spaziano dal controllo della temperatura all'ingresso, all'obbligo della mascherina, dalla presenza di igienizzatori in entrata e lungo il percorso espositivo alle bande specifiche sul pavimento per assicurare le distanze, l'insegna beauty ha organizzato una serie di servizi aggiuntivi che spaziano dal Call&Collect, che offre la possibiltà di chiamare direttamente in negozio per effettuare telefonicamente l'ordine da ritirare instore non più alle casse ma all'ingresso del punto di vendita, alla possibilità di prenotare tramite chiamata l'ingresso. I servizi di make up sono applicabili solo con la tecnica Mirroring: le consulenti si posizioneranno a un metro di distanza mostrando l'applicazione su di sé e guidando la cliente passo per passo. I tester non saranno più disponibili ad eccezione dei profumi e di quelli protetti da pellicola trasparente. I tester skincare saranno igienizzati ogni due ore.

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