IT, previsioni negative per il 2009

Le imprese vedono le spese per l’adeguamento dell’IT come una sorta di tassa. Siccome le imposte sono commisurate ai profitti oggi si stanno adeguando, riducendo drasticamente gli esborsi per la tecnologia. È forse il passaggio cruciale con cui Giancarlo Capitani, Ad di Net Consulting, ha presentato l’anteprima del rapporto 2009 di Assinform, assieme al presidente dell’associazione Ennio Lucarelli.
I dati di chiusura del 2008 sono negativi e in rapido deterioramento. L'anno ha sì chiuso in leggerissimo attivo (+0,1%) ma solo grazie alle buone performance del primo trimestre. Nel dettaglio, l’IT ha fatto segnare un giro d’affari di 44,1 miliardi di euro con un calo dello 0,2% mentre le telecomunicazioni hanno registrato un attivo dello 0,8%, con 20,3 miliardi.
Sono le peggiori performance all'interno del G8 e aumentano pertanto il divario che ci separa dai paesi ad alto tasso di industrializzazione.
 
Previsioni

A ridurre le spese in ambito business sono state soprattutto le piccole aziende (fino a 49 addetti) ma anche le medie, ha avvertito Capitani, possono ingannare perché vi sono Pmi dinamiche che per rimanere sul mercato stanno scegliendo di andare controcorrente.

Per quanto riguarda l'IT, in un quadro sostanzialmente negativo brilla il risultato estremamente positivo, (+22%) delle vendite a volume di computer, ma è un dato che va letto ricordando che nel 2008 sono stati introdotti sul mercato i netbook, a bassissimo costo unitario.

Nella telefonia, invece, si confermano tre segnali che si erano già evidenziati negli scorsi anni: il calo sempre più consistente dei ricavi della fonia fissa (-8,9%), l’aumento degli accessi in banda larga (+12,6%, un dato comunque inferiore alla media europea) e, infine, la saturazione della telefonia mobile (46,1 milioni gli utenti, in crescita solo dello 0,4%).

Le previsioni per il 2009 sono di una diminuzione del 5,9% per l’IT e di un incremento dello 0,7% per la telefonia.

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