A Cannes è la volta di Jihua Group (Xin Xing, Cathay International Group), uno dei più importanti conglomerati cinesi, di proprietà dello Stato (80.000 addetti, quotata alla Borsa di Shangai) ha presentato i suoi progetti di sviluppo rivolti al mercato cinese: 35 destination center da realizzare entro il 2024 nelle principali città della Cina, comprese quelle più interne come Lanzhu (una città di 3,5 milioni di abitanti), Chengdu e Changqing.
Fra le prime location, in previsione tra il 2014 e il 2015, Guangzhou, Shenzhen (a sud della Cina), Chongqing (al centro), Shijazhuang e Changchun a nord.
Eccellente occasione per il made in Italy
"Questi centri sono tecnicamente fashion sport & leisure center -spiega Luca Bastagli Ferrari, Ad Gruppo Arcoretail, che ha curato fra l'altro uno studio di 6 mesi sul mercato e sui consumatori cinesi-, rappresentano un'occasione eccezionale per i brand del made in Italy, e sono concepiti anche per il turismo interno dei cinesi che rappresenta un giro d'affari equivalente a 3.500 miliardi di dollari: si consideri che annualmente si spostano 3 miliardi di cinesi all'interno di questo vastissimo territorio".
Classe media cinese in forte sviluppo
La classe media cinese è in forte sviluppo numerico ed economico: arriverà a includere 400 milioni di cinesi nel 2020, anche se per ora il tenore di vita del ceto medio cinese non è comunque paragonabile a quello delle middle class europee.
Una curiosità: Jihua Group produce annualmente 150 milioni di scarpe e 60 milioni di uniformi, per citare due ambiti da core business. Il suo presidente è il 54enne Liu è uno dei più importanti esponenti politici cinesi, membro della commissione industria (equivalente al nostro Ministero delle Attività produttive) e senatore della repubblica popolare cinese.