La famiglia de Corato riprende il 100% dell’Azienda Vinicola Rivera

La famiglia de Corato, che nel 1950 fondò nelle proprie tenute di Andria l’Azienda Vinicola Rivera, ha acquisito il 50% del capitale della società ceduto nel 1983 alla F.lli Gancia & C che proprio nei giorni scorsi è passata di mano dalla famiglia Gancia a Rustam Tariko (leggi notizia). De Corato riprende così il pieno controllo della commercializzazione dei propri vini.

Dal 1° aprile 2012 l’azienda gestirà con la propria rete di vendita la commercializzazione dei vini Rivera sul mercato italiano con un forte focus verso i canali tradizionali dell’asporto (enoteche), della mescita (ristoranti, bar, alberghi, catering) e dell’ingrosso, e affrontando organicamente anche il canale moderno.

La partnership
La partnership tra la famiglia de Corato e quella Gancia risale al 1983 quando la Rivera aprì il proprio capitale all’azienda di spumanti piemontese per creare sinergie finanziarie, industriali e commerciali che nel tempo hanno consentito alla Rivera di sviluppare competenze manageriali e organizzative, pur preservando il carattere familiare dell’azienda.
«L’acquisizione - dichiara Carlo de Corato, presidente dell’Azienda Vinicola Rivera SpA- è una grande sfida per la nostra famiglia che ha deciso di investire le proprie risorse economiche e umane in un progetto a lungo termine in cui crede fortemente. In un mercato competitivo come quello di oggi diviene necessario avere il contatto diretto con il cliente attraverso il controllo della rete vendita: di qui l’importante passo compiuto Abbiamo lavorato a questo progetto per più di un anno e siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto».

Rivera story
L’Azienda Vinicola Rivera spa fu fondata agli inizi degli anni ‘50 in agro di Andria da Sebastiano de Corato, padre di Carlo, con l’intento di valorizzare il potenziale qualitativo della vitivinicoltura della zona circostante il Castel del Monte, diventando così tra le prime aziende vinicole protagoniste della rinascita qualitativa e d’immagine della Puglia enologica intera. Nei 95 ettari di vigneti di proprietà, localizzati in parte su terreni calcareo-tufacei a 160-180 metri di altezza e in parte sui terreni rocciosi della Murgia a 320-350 metri, sono coltivate varietà autoctone quali il Bombino Nero, il Nero di Troia, il Montepulciano e l’Aglianico, ma anche varietà internazionali come lo chardonnay e il sauvignon. Nel 2010 il fatturato dell’azienda di Andria ha raggiunto i 4 milioni di euro corrispondenti a circa 1,3 milioni di bottiglie vendute per il 55% in Italia e il 45% in 35 mercati del mondo.

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