La questione è scottante: i prezzi dei prodotti di largo consumo sono schizzati alle stelle, eludendo anche le rilevazioni di paniere. I motivi sono diversi ma è innegabile che in diverse circostanze è la speculazione indotta anche alla filiera (troppo lunga) ad essere responsabile.
La Gda quale terminale distributivo della filiera si tira fuori dal fenomeno e fa sapere attraverso Federdistribuzione di essere disponibile a partecipare ad un tavolo di filera con l'obiettivo di razionalizzare e migliorare l'efficienza del settore agroalimentare.
Secondo l'associazione, la Gda in Italia veicola attraverso le grandi superfici (iper + super) il 68% dei consumi; una percentuale più bassa rispetto a quella riscontrabile negli altri paesi europei (cfr la tabella).
Inoltre, all'interno di questa porzione di mercato, i primi 5 grandi gruppi distributivi veicolano una quota di consumi del 33% rispetto al totale. Una situazione, secondo Federdistribuzione, che alimenta la concorrenza mantenendo i prezzi bassi. A tutto questo occorre aggiungere che l'incidenza delle promozioni nella grande distribuzione è stabilmente pari al 20%.
Incidenza di supermercati e ipermercati sul totale dei consumi Fonte ACNielsen |
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Paesi | Totale % | di cui i primi 5 gruppi |
Italia | 68 | 48,5 |
Francia | 96 | 80,8 |
Germania | 89 | 82,7 |
Regno Unito | 85 | 76,3 |
Spagna | 79 | 70,4 |