L’Asia traina l’advertising mondiale

La pubblicità in Europa registra un incremento del 4% nel 2007 sui big five a fronte di una crescita mondiale del 5%. A fare da traino sono paesi come Cina con +14% e India con +21%. Sono questi i dati del mercato pubblicitario mondiale secondo IAA, International Advertising Association che setttimana scorsa ha presentato a Milano la ricerca dal titolo “Scenario Internazionale della Pubblicità” elaborata da Nielsen Media Research.
Secondo la survey, l'asse degli investimenti pubblicitari si sta spostando dagli Stati Uniti all'area Asia-Pacifico: se il mercato americano resiste e primeggia con una quota di mercato del 32 %, la Cina si piazza al quarto posto (27%) e cresce a ritmi elevati e costanti. L'Europa conferma la sua posizione (29%), il Sudamerica è in crescita (11%), l'Africa è all'ultimo posto (1%).
Nel cambiamento, comunque, si intravedono segnali di continuità: seppure con peculiarità locali, il media mix utilizzato è simile un po' ovunque: quasi sempre la televisione si ritaglia la fetta di mercato più importante (58,8%), seguita da stampa (31,7%), radio (2,6%), outdoor (3,1%) e cinema (0,3%).
Pur registrando indicatori di sviluppo sempre a due cifre, Internet, ormai al 3,5%, merita un discorso a se stante anche perché il suo sviluppo, pubblicitariamente parlando, varia da paese a paese, in considerazione dei diversi parametri sociali, economici e culturali.
In ogni caso la tecnologia gioca un ruolo di primaria importanza nel proporre nuovi media e nel modificare profondamente le modalità di fruizione degli stessi. Molte sono le dinamiche in tal senso e tutte convergono sulla necessità di misurare i cosiddetti “3 schermi” (Tv, Internet e mobile) e trovare il più possibile correlazioni con i relativi comportamenti di acquisto.

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