Layla Cosmetics innova nel settore degli smalti per le unghie

Un brand che investe su molteplici opzioni distributive con approcci commerciali dedicati ai diversi comparti. In questo momento storico riteniamo strategiche le realtà con offerte differenziate. Credo sia il futuro, sia per l’alto numero di visite giornaliere sia per la capillarità di presenze sul mercato.

Layla Cosmetics è un'azienda milanese nata nel 1936 fondata da Emanuele Rossetti che importò dagli Usa il know how iniziale per la produzione di smalti. Da allora Layla Cosmetics è il marchio delle smalto per le unghie in Italia, sinonimo ancora oggi di innovazione e produzione artigianale. Dal 1975 alla guida dell'azienda è passata a Emma Rossetti, la figlia del fondatore che ampliò la gamma del brand al make up, e che oggi conta sull’energia di Babila Spagnolo, terza generazione della famiglia. Imprenditrice, art director e anima del brand, Babila Spagnolo è accompagnata nell'esperienza imprenditoriale da Alessandro Di Fuccia che, da responsabile ricerca e sviluppo del brand, rappresenta uno dei massimi esperti italiani di ricerca in ambito cosmetologico.

Layla, leader nella produzione dello smalto semipermanente, è presente nel mercato con oltre 2500 referenze prodotte artigianalmente nei suoi laboratori Milanesi. I prodotti sono distribuiti in più di 3.500 punti vendita retail e professionali. Layla ha anche un flagship store in Via Larga 2 a Milano e uno shop online che presenta in anteprima le novità del brand e l’intero range delle proposte.

Babila Spagnolo è stata eletta Presidente del Gruppo Cosmetici per l’Estetica, le 84 imprese che costituiscono la compagine associativa specializzata nel canale dell’estetica professionale, nel giugno 2021. Gdoweek ha incontrato Babilo Spagnolo.

Layla Cosmetics sta vivendo un momento importante sia da un punto di vista commerciale si dell'awareness, può raccontarci le strategie che stanno portando a questi risultati?
In un certo senso tentiamo di rimaner lontani dalle strategie. Parlare di strategia ha quasi il sapore di persuasione, convincimento, affabulazione. Ovviamente c’è grande studio ed attenzione alla base di ogni nostra iniziativa ma ci imponiamo di lasciare il giusto spazio all’improvvisazione.
Seguiamo il nostro modo di essere e la nostra filosofia, di vita oltre che aziendale. Se essere inclusivi e rivendicare con vigore libertà d’espressione a prescindere da età, sesso e colore significa esser fuori dagli schemi che ben venga.
Ci proponiamo di esser “altro” rispetto ad un brand semplicemente intento alla vendita di prodotti. Proponiamo continuamente corsi gratuiti ed esperienze formative proprio perché convinti della superiorità del gradimento consapevole rispetto al consenso inconsapevole.

La distribuzione di Layla è basata sui grandi retailer e sulle vendite e-commerce, quali gli spazi in Italia e all'estero ritenuti strategici per far crescere il turnover aziendale?
Layla crede e investe su molteplici opzioni distributive. Abbiamo atteggiamenti commerciali dedicati ai diversi comparti. In questo momento storico riteniamo strategiche le realtà con offerte differenziate. Credo sia il futuro, sia per l’alto numero di visite giornaliere sia per la capillarità di presenze sul mercato.

Una storia basata sugli smalti e che sta innovando sul make-up, quali sono gli sviluppi prodotto su cui verterà il futuro del brand?
Gli smalti sono il nostro punto di forza, come testimonia l’ultima collezione “Cat Eye”. Stiamo già preparando un nuovo lancio molto speciale.
Il makeup ha storia più recente ma di cui siamo estremamente orgogliosi e soddisfatti. Un neonato che sta crescendo molto bene e che vogliamo rapidamente rendere all’altezza del fratello maggiore.
I lanci del mascara “The longer the better”, delle tinte labbra “Eternal”, degli ombretti “Rarity” e delle palette hanno subito riscosso grande successo ma le possibilità di crescita e le potenzialità sono enormi. A breve ne vedrete delle belle!

La comunicazione di Layla si sta dimostrando inedita all'interno del settore. L'utilizzo di ambassador come Fedez, Tommaso Zorzi, Rocco Siffredi, Mara Maionchi, è stato dirompente. Come nasce questa strategia?
Ovviamente non è stata dettata dall’idea di ottenere un facile successo con qualcosa che facesse scalpore. Ci siamo affidati ad ambassador in linea con quello che Layla è e vuole trasmettere. Personaggi inconsueti per l’ambito make up ma in grado di rappresentare al meglio sia il brand sia il messaggio.
Ci rivolgiamo agli appassionati non considerandoli solamente clienti, tentiamo di coinvolgerli tramite live durante le  quali formazione, condivisione e confronto siano all’ordine del giorno.
In un contesto improntato all’utile e dilettevole, collaborare con personaggi del calibro di Fedez, Tommaso Zorzi, Rocco Siffredi e Mara Maionchi costituisce la classica ciliegina sulla torta perché consente di intrattenere in maniera divertente, originale, irriverente ed anche un po’ piccante!

Lei è un'imprenditrice che ci mette la faccia, dialogando direttamente sui social con i suoi consumatori. Quanto è importante?
Direi che è fondamentale, quantomeno lo è per me, per quello in cui credo e per cui mi batto. Non si tratta di desiderio di visibilità o popolarità ma di trasparenza. Layla vuole mostrare tutto di sé, a partire dalla proprietaria e CEO.
Niente e nessuno può esser l’immagine di Layla meglio di Layla stessa. Ringraziamo tutti gli ambassador che si stanno succedendo nelle nostre iniziative, tutti accuratamente scelti per la qualità e per l’intensità che offrono. Li ringraziamo per aver accettato di veicolare, anche coraggiosamente, un messaggio nuovo ed in controtendenza.
L’obiettivo è però quello di trasferire al pubblico la cultura del lavoro, il sapore del sacrificio, l’importanza delle passioni e le finalità alla base di scelte e comportamenti. Questo in aggiunta alla qualità ed all’affidabilità raggiunte da Layla in tanti anni di consolidata attività, con una modalità che rappresenti quasi una sorta di imprinting. Tizio e Caio possono passare, Layla Cosmetics resta a prescindere da mode che possono esser fuggevoli.

Lei è diventata Presidente del Gruppo Cosmetici per l'Estetica, un impegno istituzionale che certifica quanto di buono sta facendo l'azienda, cosa significa per lei questo ruolo?
Lo ritengo un grande onore e, ovviamente, anche una grande responsabilità. Tenterò di portare l’esperienza e la conoscenza maturate sul campo per dar voce a tutte le aziende che ne fanno parte, per creare una rete forte ed unita e per raggiungere insieme tutti gli obiettivi prefissati.

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