Legacoop commenta la riforma del mercato del lavoro

Il documento di Marignani dice, fra l'altro: "La riforma si propone di rendere il mercato del lavoro italiano efficiente e in grado di contribuire significativamente alla crescita del Paese, in particolar modo attraverso l'incremento di tassi di produttività attualmente deludenti, se paragonati a quelli dei competitor, realizzando con tale percorso anche un mercato del lavoro più equo, tutelato, dinamico e inclusivo in termini di occupati, capace di offrire occupazione di qualità; tutto ciò ripristinando al contempo la coerenza tra flessibilità del lavoro e tutele sociali."

Approccio conservativo delle Parti Sociali
"La trattativa tra Governo e Parti Sociali ha peraltro rilevato un approccio conservativo da parte di quest'ultime -prosegue Marignani-, la cui attenzione è stata sovente focalizzata sull'equilibrio degli oneri con la tendenza a risolvere eventuali empasse invocando, anche in momenti difficili come gli attuali, l'intervento di risorse pubbliche."

Riduzione tipologie contrattuali: deve essere più incisiva
"Abbiamo auspicato che la riduzione delle tipologie contrattuali fosse più incisiva, ma in conclusione i risultati possono essere considerati positivi, essendo state fortemente ridimensionate alcune tipologie di contratto, come ad esempio il lavoro accessorio, il contratto a chiamata, l'associazione in partecipazione, che possono essere strumento di concorrenza sleale verso le nostre cooperative."

Flessibilità in uscita: auspicabili miglioramenti
"L'efficacia effettiva delle nuove disposizioni dipenderà, tuttavia, dal sistema dei controlli e questo è un ambito nel quale tanto ancora vi è da ottimizzare.
La flessibilità in uscita, argomento sul quale inevitabilmente tanto si è discusso in questi giorni, vede la conferma delle attuali tutele, mediante l'istituto della reintegrazione, in caso di licenziamento discriminatorio. Per le casistiche dei licenziamenti per motivi economici o disciplinari appariva percorribile il modello tedesco. Quanto alla fine il Governo ha previsto per quelli economici non corrisponde a tale modello. Sono senz'altro auspicabili, quindi, miglioramenti durante l'iter di trasformazione in legge delle soluzioni finora individuate."

Ammortizzatori sociali: no ad aggravi per le imprese
"L'Assicurazione sociale per l'impiego (Aspi) sostituirà gli attuali istituti delle indennità di disoccupazione e di mobilità - conclude Marignani-. L'Alleanza delle Cooperative ha agito in maniera energica affinché non ci fosse un aggravio di oneri per le imprese; il risultato è stato raggiunto in collaborazione con Rete Imprese Italia e, dunque, le attuali aliquote sono state confermate. Da risolvere compiutamente è il caso di quei settori attualmente sprovvisti di tutela contro la disoccupazione e di relativa aliquota.
Per quanto concerne la cassa integrazione straordinaria rimane l'attuale normativa con l'unica novità della soppressione della causale della procedura concorsuale per cessazione di attività.
Vi sarà un nuovo ammortizzatore con finalità simili ad entrambe le tipologie di cassa integrazione per le imprese con più di 15 dipendenti sprovviste di cassa integrazione straordinaria; a tal fine saranno costituiti fondi di solidarietà presso l'Inps sulla base di una cornice normativa nazionale e per effetto di accordi attuativi settoriali o intersettoriali. Ci attende un serio confronto su quest'ultima significativa innovazione anche relativamente alla scelta degli assetti applicativi (settoriali, intersettoriali, cooperativi ecc).

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