L’Ue finanzia con oltre 90 milioni il progetto School Fruit Scheme

Dopo l'approvazione, lo scorso 8 luglio, della proposta della Commissione Europea per il Programma School Fruit Scheme, che punta a favorire i consumi di frutta nelle scuole contro l'obesità infantile, il 15 e il 16 dicembre si è tenuta a Bruxelles la Conferenza di messa a punto delle modalità operative del Progetto per promuovere la frutta nelle scuole.

L'esperienza europea
Gli obiettivi dell'evento sono stati  quelli di individuare modelli operativi applicabili per la realizzazione del Progetto School Fruit Scheme,  che mette in campo oltre 90 milioni di euro per favorire il consumo di frutta in Europa.
Nell'ambito della Conferenza di Bruxelles, Luciano Trentini, direttore del CSO, ha presentato l'esperienza italiana, concentrando l'intervento su tre progetti mirati a favorire i consumi di frutta tra i più piccoli. Si tratta in particolare del Progetto Fruitness, finanziato dall'Unione Europea e realizzato dal CSO in Austria, Germania Svezia, Regno Unito e Polonia.
Il Progetto, giunto ora al terzo anno di attività, utilizza il supereroe per convincere i bambini che mangiare frutta, in particolare pesche, pere e kiwi, non solo fa bene ma è anche divertente. Nei punti di vendita della gdo europea e nei negozi specializzati vengono distribuiti video game di Fruitness e altri gadget, molto apprezzati dai bambini soprattutto in età scolare.
È stato anche realizzato il sito www.fruitness.eu, dove è possibile trovare informazioni nutrizionali, ma anche divertirsi con game interattivi: ad oggi ha avuto quasi 600.000 contatti.

L'esperienza italiana
Mentre Fruitness è attivo esclusivamente fuori dai confini nazionali, nelle scuole italiane è stato realizzato il progetto Frutta Snack (recentemente rifinanziato dal ministero della Salute), realizzato in Emilia-Romagna, Lazio e Puglia in collaborazione con gli Uffici Scolastici regionali e provinciali.
La sperimentazione ha coinvolto oltre 80 scuole superiori per le aree di Bologna, Roma, Bari e circa 60.000 ragazzi.
L'idea è quella di distribuire la frutta nelle scuole con vending machine personalizzate contenenti singoli frutti in sacchetti o frutta al naturale tagliata e confezionata.
La distribuzione automatica della frutta fresca o tagliata e confezionata è una modalità innovativa di presentazione del prodotto che crea una alternativa salutistica ai soliti snack.
Il terzo progetto presentato è stato Fattorie didattiche, della Regione Emilia Romagna: un'esperienza pluriennale di contatto diretto dei bambini con la natura e la produzione, facendo conoscere i ritmi e la stagionalità delle produzioni, fattori questi che concorrono ad avvicinare i bambini al consumo di frutta e verdura che diventano alimenti più interessanti e meno anonimi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome