Nei pdv la comunicazione si espande con la mobility

Gli schermi digitali statici, gestibili da remoto, possono essere affiancati da soluzioni che arrivano su molteplici device, per mettere in una nuova relazione il cliente e chi eroga il servizio

Dalle decorazioni di automezzi alle soluzioni avanzate di comunicazione visiva ci sono in mezzo oltre 50 anni, compiuti nel 2017 dal Gruppo Masserdotti, l’azienda bresciana che si occupa di stampa digitale, interior decoration e digital signage e che ora è pronta per la nuova sfida digitale della mobility: portare la comunicazione anche su device mobili.

A sostenerlo è Alberto Masserdotti, Ceo dell’omonima azienda, che ha saputo nel corso degli anni trasformarsi e anticipare le tendenze per rimanere sempre sulla cresta dell’onda e arrivare in tutto il mondo, 1.200 sono le installazione di digital signage con software Palinsesto gestite da remoto dalla sede centrale a Brescia, inaugurata a inizio 2018. Una società che negli anni ha saputo evolversi da azienda padronale a una holding con struttura manageriale, che ha visto l’ingresso anche di un nuovo socio, Marcello Lamperti.

Con Domino Sistemi Masserdotti interpreta la digital transformation

Con Domino Sistemi Srl, società che vale ormai il 30% del fatturato del Gruppo Masserdotti, nata nel 2011 e specializzata nel digital signage, il Gruppo si è proiettato dal mondo analogico della stampa digitale alla digital transformation e ora guarda avanti. “La mobility è la quintessenza della comunicazione, stiamo studiando soluzioni a pacchetto -spiega il Ceo-, che possano essere fruite tramite tablet, smartphone, visori tridimensionali, di realtà aumentata o dispositivi wearable. Il processo evolutivo ci proietta in un mondo nuovo, caratterizzato da una frenesia comunicativa a cui dobbiamo saper dare delle risposte precise”.

Quelle che già dà il sito di ecommerce DominoDisplay.com, su cui si trovano soluzioni, prevalentemente basate su hardware Samsung, di diversi tagli e costi per un’ampia fascia di utenti che vanno dai piccoli esercenti, che per esigenze di budget possono investire somme limitate, a salire con soluzioni a pacchetto personalizzabili. “Come nelle stampe digitali -sottolinea Alberto Masserdotti-, il nostro scopo non è vendere più mq possibili, ma trovare soluzioni che si adattino all’ambiente e che abbiano uno scopo comunicativo che viene condiviso tra noi e il cliente”.

La sezione Mobility è stata inaugurata con sezioni dedicate a proposte con target precisi: “Realtà Virtuale” è per esempio un kit composto da visore, tablet, smartphone e cam a 360° con app che permette di realizzare virtual tour in diversi scenari. Esistono poi pacchetti dedicati al mondo della ristorazione o altre gestire meeting o presenze e timbrature e soluzioni domotiche anche negli uffici.

Palinsesto, il software per gestire i contenuti da remoto

Palinsesto è invece il software proprietario di digital signage, sviluppato da Domino Sistemi, che permette di gestire da remoto gli schermi digitali di Masserdotti ovunque siano dislocati. “Oggi riusciamo a gestire -spiega Alberto Masserdotti- oltre 1.200 installazioni sparse dalla Cina all’Europa agli Stati Uniti, da una centrale operativa unica qui nella nostra azienda”.

Ma il software da solo non è sufficiente, è solo uno strumento che se ben gestito può permette di far diventare competitivi i clienti nelle esigenze comunicative che devono essere pronte in tempo reale. “Succede spesso -sottolinea Masserdotti- che ci arrivino richieste di far partire il messaggio su tutti i pdv di una promozione per spingere un prodotto o focalizzare l’attenzione del cliente verso un particolare settore, tramite questo software noi possiamo gestire queste particolari esigenze e raggiungere lo scopo in tempi rapidissimi, risultati non raggiungibili prima”.

Domino Sistemi può occuparsi della creazione dei messaggi e della trasmissione quotidiana del palinsesto concordato, oltre a monitorare in tempo reale l’operatività di tutte le installazioni con la possibilità di intervenire immediatamente in caso di problemi o malfunzionamenti.

Produzione e consulenza, gli asset su cui si basa Masserdotti

L’aspetto consulenziale e di ricerca e sviluppo riveste un ruolo importante e si unisce all’impegno dal lato della produzione. C’è anche spazio per una divisione in grado di fare lavorazioni di carpenteria avanzate, è il caso per esempio di una struttura basculante utilizzata nelle vetrine di Coin: questa soluzione permette di retrocedere la struttura portante e semplifica il lavoro all’addetto che deve intervenire sul sistema multimediale che c’è in vetrina. La produzione just in time per Masserdotti è un altro degli elementi cardine, per le soluzioni sull’e-shop l’azienda garantisce per esempio una consegna in cinque giorni.

Un tempo di risposta immediato anche nel campo dell’interior decoration, che non si ferma solo allo studio grafico e di colore all’interno dei pdv, per Masserdotti va oltre anche con interventi al limite della sartorialità: è il caso delle decorazioni sui muri con frasi significative in occasione dei discorsi dell’a.d. di Fastweb nel tour dei negozi del gruppo, realizzate durante la notte. “L’ampiezza di gamma è da sempre uno dei nostri asset -conclude Alberto Masserdotti- e ora con l’introduzione della sezione Mobility, facciamo un ulteriore passo in avanti rispondendo per primi a un’esigenza che finora non aveva trovato risposte”.

La nuova sede del Gruppo Masserdotti

A inizio 2018 il Gruppo Masserdotti ha cambiato ubicazione trasferendosi nella nuova sede, di circa 10.000 mq, costruita in meno di 6 mesi a Castel Mella in provincia di Brescia. Una sede funzionale studiata secondo criteri di sostenibilità ambientale, che ha ampliato gli spazi di quella precedente e che ha permesso di trovar spazio per ulteriori macchine per la stampa digitale industriale Hp e Durst.

Il mondo pieno di colori delle creazioni Masserdotti fa da contrasto agli ambienti neutri, ai muri bianchi, al minimalismo delle scrivanie del reparto ricerca e sviluppo sostenute da pallet. “Un luogo di lavoro che permette di concentrarsi senza essere disturbati dall’ambiente circostante” ci tiene a sottolineare l’architetto Giovanni Paneroni, che ha seguito il progetto.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome