Nuovi mercati per Wal-Mart

Saranno i mercati emergenti con grandi potenzialità di crescita e i mercati maturi con forti ritorni sugli investimenti le aree su cui si concentrerà la crescita internazionale di Wal-Mart: è quanto ha dichiarato Mike Duke, vice chairman responsabile per i mercati internazionali del colosso Usa. Duke ha confermato che la crescita sarà pluriformato, sottolineando che il capital spending del gruppo aumenterà in percentuale all'estero, mentre seguirà un andamento piatto nel mercato interno.

Infatti, rispetto al 2007, viene ridimensionato l'incremento nazionale: i discount nel 2008 cresceranno del 50% in meno, mentre non c'è nessuna apertura prevista nel 2009 e 2010; il vicinato, ma si tratta di piccoli numeri, raddoppierà la sua crescita: dopo i 12 pdv aperti nel 2007, il prossimo anno le nuove aperture saranno 22 nel 2009 e altrettante nel 2010. I supercenter, formato che garantisce i maggiori ritorni sugli investimenti negli Stati Uniti, passeranno dalle 308 aperture del 2007 a 224 nel 2008, 170 nel 2009 e 140 nel 2010.

Concorrenza interna
Pur sostenuta, la crescita Wal-Mart segna il passo. Malgrado l'introduzione di piani di sviluppo verdi (fermi comunque a due prototipi ampiamente pubblicizzati, ma mai replicati) e l'ampliamento dell'offerta di biologico, il colosso comincia a risentire in patria della concorrenza dei retailer eco-bio, in primo luogo Whole Foods Market che continua crescere a due cifre, ma anche dei vari Publix, Trader's Joe e Wild Oats Market.

Negli Stati Uniti, la marginalità arriva dalle nicchie che la politica di appiattimento tipica dell'every day low price di Wal-Mart non può offrire. Inoltre sta arrivando Tesco, con l'insegna Fresh & Easy, che punta diritto al formato di vicinato e piccoli pdv, caratterizzati da un'ampia offerta di piatti pronti. Un formato che, secondo quanto dichiarato dal presidente di IRI, Thom Blischok, durante una conferenza di FMI a Baltimora, vedrà una crescita vertiginosa nei prossimi tre anni e in cui Wal-Mart non ha nessuna specializzazione e neppure (possiamo dirlo) predisposizione.

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