Ortofrutta italiana sui mercati extra Ue

Sarà finanziato per il 50% dall'Unione Europea, che ha stanziato 4 milioni di euro, per il 20% da AGEA (Ministero delle Politiche Agricole e Forestali) e per il 30% dalle imprese interessate: stiamo parlando del piano triennale di promozione dei consumi di ortofrutta fresca e trasformata italiana, che a partire dal prossimo gennaio coinvolgerà alcuni dei mercati extra Ue in cui l'export dei nostri prodotti ha maggiori potenzialità di sviluppo, come Stati Uniti, Russia e Giappone. Il progetto, che avrà come capofila il CSO -Centro Servizi Ortofrutticoli-, farà leva sugli aspetti salutistici e le potenzialità nutrizionali dell'ortofrutta fresca e trasformata, lanciando modelli di consumo legati alla dieta mediterranea, che oggi rappresenta uno degli stili alimentari più accreditati per il benessere fisico e per combattere il problema dell'obesità nei paesi occidentali.

Coinvolti molti big del settore
Nello specifico, sono previste azioni mirate sui seguenti prodotti: pesche e nettarine, kiwi, pere, susine e arance rosse e, per il trasformato, passate di pomodoro, ortaggi in scatola, legumi, frutta sciroppata, prodotti surgelati. Tra le aziende coinvolte dall'iniziativa figurano Apoconerpo, Apofruit, Salvi, Mazzoni, Europfruit, Spreafico, Zani, Oranfrizer, Conserve Italia e Orogel. Nel 2007, l'Italia ha ottenuto da Bruxelles l'approvazione di ben 13 progetti, per un finanziamento complessivo pari a 34 milioni di euro. Nel 2006, le proposte approvate erano state 6, per un totale di 7,4 milioni di euro di risorse ottenute.

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