Osservatorio Confimprese, le performance del retail non food

Osservatorio Confimprese, le performance del retail non food
Il retail non food mette a segno un incremento del 10,3%, anche se abbigliamento e accessori rimangono in negativo a -2,1%. Bene la ristorazione a +10,4%

Nel mese di gennaio 2023 l’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento-accessori e non food elaborato da Jakala per Confimprese fotografa un mercato che sta ritornando agli andamenti pre-covid. Il totale mercato (a perimetro costante) chiude il mese a +8,4% su gennaio 2019. Un risultato frutto in gran parte della spinta inflazionistica. La ristorazione continua a guadagnare posizioni, si lascia alle spalle il periodo nero dell’emergenza sanitaria e chiude a +10,4%, seguita da il retail non food a +10,3%. Abbigliamento-accessori ancora in negativo, ma in lento recupero a -2,1% a perimetro costante.

Nei canali di vendita, a perimetro costante, si segnale il trend ancora in flessione dei centri commerciali a -1,8%. Le vie dello shopping cittadino registrano un incoraggiante +8,2%, un segno quest’ultimo della ritrovata attrattiva dei centri città, anche in virtù della corsa agli acquisti dei saldi invernali. Positivi gli altri canali.

Mario Maiocchi

Il +8,4% registrato nel mese di gennaio 2023 vs gennaio 2019 conferma che il mercato dei consumi, sia pure fiaccato nel suo andamento da una spinta inflazionista che non si vedeva da quasi 40 anni in Italia, sta lentamente tornando ai livelli pre-pandemia -commenta Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese-. Il ribasso del prezzo dell’energia da fine 2022, che rimane comunque ben al di sopra dei livelli di due anni fa, sta favorendo il calo dell’inflazione in Italia e in Europa, sia pure su valori ancora elevati, e ciò lascia intravedere una lenta ripresa dei consumi a partire dalla tarda primavera, oltre a scongiurare la recessione dell’Italia nel 2023”.

Tuttavia, fa notare Confimprese, occorre procedere con cautela: l’incertezza che circonda le previsioni rimane elevata. Con il persistere delle pressioni inflazionistiche la stretta monetaria è destinata a continuare, pesando sull’attività economica ed esercitando un freno agli investimenti.

Nonostante la situazione di forte incertezza –aggiunge Alessandro Olivari, senior partner Jakala- negli ultimi 12 mesi mobili il settore abbigliamento-accessori cresce del 13%. Cresce anche il settore ristorazione con un aumento generalizzato del traffico sulla rete pari a +10%. Traffico in crescita del +18% anche nei punti di vendita relativi all’elettronica, frena invece il settore casa e arredo, che chiude il periodo con un -6,5%. In linea generale rimane, comunque, da monitorare attentamente la situazione inflattiva, in quanto nel 2022 è aumentato il numero di famiglie che ha speso più del proprio reddito”.

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