Packaging? No grazie, preferisco l’ambiente

Il 49% dei consumatori a livello mondiale affronterebbe piccoli disagi per la salvaguardia dell'ambiente. Come, per esempio, rinunciare alle confezioni destinate a facilitare lo stoccaggio domestico o quelle che possono essere utilizzate per cucinare o riutilizzate come contenitore richiudibile o quelle disegnate a facilitare il trasporto. È quanto emerge dalla ricerca semestrale Nielsen Global Environmental Concerns, che evidenzia anche come invece i consumatori non siano disponibili a rinunciare a confezione utili a mantenere i prodotti puliti e intatti (27%) e a conservarli in buone condizioni (30%). E solo il 33% sarebbe d'accordo a non avere pack con istruzioni per l'uso, per la cottura e agli imballaggi che mantengono i prodotti più a lungo e più freschi (34%).

Meno eco-consapevolezza in Italia

Mentre oltre il 70% dei consumatori finlandesi, irlandesi e norvegesi sarebbe pronto a rinunciare alla confezione comoda per essere stoccata, per quanto concerne gli italiani si scende al 49% e il 45% rinuncerebbe alla confezione comoda per il trasporto e alla confezione che può essere utilizzata per cucinare.
La ricerca semestrale Nielsen sottolinea anche che la percentuale dei consumatori “molto preoccupati per lo spreco della confezione” è passata dal 31 al 40% tra maggio e novembre 2007. Rispetto alla precedente indagine, l'ultima ricerca mostra che la preoccupazione per lo spreco delle confezioni è aumentata più di quelle ambientali superando la preoccupazione per il cambiamento climatico, per la scarsità d'acqua, per l'inquinamento dell'aria e dell'acqua e per l'utilizzo di pesticidi.

I più ecologisti sono i neozelandesi

A livello globale, sono i neozelandesi al primo posto nella classifica della nazione più preparata a rinunciare a tutti questi aspetti del packaging per il bene dell'ambiente. Un fattore che, secondo Nielsen, potrebbe dipendere in gran parte dagli alti livelli di “eco-consapevolezza”, quali ad esempio i promemoria nei negozi e i sacchetti riciclabili in commercio nei supermercati.

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