Parte il progetto Cuki Save the Food con il Banco Alimentare

Il recupero delle eccedenze alimentari rappresenta un'importante fonte di sostentamento e ausilio per la fascia sociale più debole del Paese. Da più di 20 anni la Fondazione Banco Alimentare Onlus raccoglie le eccedenze delle produzioni agricole, dell'industria alimentare, della Gdo e della ristorazione, ridistribuendo i generi alimentari ricavati alle molteplici associazioni che servono pasti agli indigenti.

Manforte dall’industria

Con l'obiettivo di contribuire a questa meritoria mission, Cuki ha lanciato il progetto Cuki Save the Food che consiste nella donazione di 15.000 vaschette in alluminio e 600 termobox al Banco Alimentare. Le vaschette consentono di razionalizzare la raccolta delle eccedenze dei generi deperibili e di difficile trasporto in modo da garantire la consegna degli alimenti in uno stato di adeguata conservazione.
I termobox saranno impiegati prevalentemente per la raccolta dei freschi della Gdo provenienti dai banchi frigo, dalla gastronomia e dall'ortofrutta. La possibilità di gestire una catena del freddo senza rotture è importante per l'efficacia della redistribuzione. Le forniture di vaschette in alluminio e termobox saranno integrate da Cuki nel tempo in funzione delle necessità.

Si amplia l’attività del Banco

Nel concreto, Cuki Save the Food consentirà di ampliare l'attività di raccolta già attiva del Banco Alimentare in sette nuove mense ospedaliere e aziendali a Torino, Alessandria e Voghera. Dal 7 novembre il progetto è stato avviato nel canale della Gdo in Umbria (Perugia, Foligno, Bastia Umbra e Marsciano) e nel mese di novembre sarà esteso a Sicilia (Palermo e Catania), Puglia (Taranto) e in Campania.
L’evoluzione e l’andamento del progetto è riportato nel sito www.cukisavethefood.it

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