Per Coop il futuro dello scaffale è tra mdd e nuovi trend

Previsione e proposte del retailer in occasione dell'anteprima digitale del Rapporto Coop 2017

L'obiettivo strategico dei prossimi tre anni? Rilanciare il posizionamento di Coop come insegna leader. Queste le parole del presidente Marco Pedroni in occasione della presentazione in anteprima digitale del Rapporto Coop 2017. Tre in particolare i driver strategici: private label, omogeneità della rete a Sud con sviluppo del franchising e formule innovative nel Centro-Nord.

No ad aumenti di listino dall'industria di marca: gli ampi margini dell'Idm possono assorbire gli aumenti delle materie prime. E poi ancora sviluppi in vista per l'eCommerce di EasyCoop con una maggiore integrazione tra fisico ed online, ma anche 5 nuove linee a marchio entro fine anno in ottica innovativa, ovvero capace di anticipare i trend in assortimento.

A seguire un dettaglio.

“Gli elementi di ripresa dei consumi sono evidenti anche nella nostra rete di vendita; nei primi sei mesi dell’anno miglioriamo le vendite (nel Grocery +1,2% a valore e +2,1% a volume). Inoltre, di fronte a qualche risveglio dell’inflazione alimentare, continuiamo a frenare i prezzi di vendita e a difendere il potere di acquisto dei nostri soci e consumatori; il delta inflattivo tra Coop e la media del mercato sfiora il -2%", spiega Pedroni.

"In linea con i cambiamenti importanti nella composizione del carrello degli acquisti degli italiani descritti nel Rapporto abbiamo assortimenti più ampi della media del mercato nei segmenti free from, rich-in, vegan, etico-sostenibile e non a caso le vendite di queste categorie di prodotti in Coop sono in crescita significativa. Il nostro impegno si è focalizzato sullo sviluppo della Mdd, il prodotto a marchio Coop. Oltre a 200 nuovi prodotti nel 2017 e ad altri 200 nel 2018, stiamo lanciando nuove linee (Amici Speciali, Origine, Casa, Io, D’Osa …) e continuando ad ampliare i contenuti di distintività valoriale; si pensi all’impegno per superare l’olio di palma, ai Buoni e Giusti Coop per combattere l’illegalità nelle filiere ortofrutticole, alla campagna Alleviamo la salute per contenere/superare l’uso degli antibiotici nell’allevamento degli animali.

"Nel 2017 proseguiamo il lavoro di rafforzamento della rete di vendita con 10 nuove aperture e 90 ristrutturazioni importanti (oltre 300 milioni di investimenti), con lo sviluppo dei distributori Coop (31 stazioni con oltre 400 milioni di litri erogati) e con nuove iniziative imprenditoriali tra cui i negozi specializzati per animali (Amici di Casa), l’online Food (EasyCoop) e l’esperienza virtuale-fisico dei CoopDrive”.

“Siamo di fronte a segnali di ripresa che accogliamo positivamente ma che riteniamo ancora deboli e intermittenti, se non saranno sostenuti da interventi strutturali a sostegno soprattutto della crescita del lavoro riducendo le disuguaglianze generazionali. I consumi altrimenti, pur ripartiti, corrono il rischio di girare a vuoto e di ritornare al punto di partenza", sostiene Stefano Bassi, presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori).

"In questi anni difficili Coop ha mantenuto i presidi territoriali, ma per investire e mantenere l’occupazione dobbiamo liberare risorse riducendo in generale i costi e tra questi il differenziale troppo pesante che la distribuzione cooperativa sopporta rispetto all'impresa privata senza voler omologarci a questa. Purtroppo non siamo ancora riusciti a firmare il rinnovo contrattuale; a quel tavolo portiamo avanti anche proposte di welfare in linea con le aspettative di molti italiani e con il modo diverso con cui si interfacciano con un nuovo modello di lavoro. Il Rapporto ha permesso di verificare quali siano le forme integrative di remunerazione, alcune di queste come la previdenza e l’assistenza integrativa sono terreni su cui le cooperative di consumatori hanno già dichiarato di voler intervenire e in prospettiva potrebbero arrivare altri investimenti in tema di welfare come ad esempio quello sull’istruzione dei figli. Coop può giocare un suo ruolo a partire dagli oltre 53.000 dipendenti e dalle loro famiglie, ma investire sull’istruzione con un’azione importante e concertata guidata dal Governo e sostenuta dal Parlamento può essere una solida base di ripartenza del Paese”, conclude Bassi.

La versione integrale del Rapporto Coop 2017 è visionabile e scaricabile su http://www.italiani.coop

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