Piatti pronti, il centro dinamico del food

La problematica principale - ora come ora - è trovare spazio alle frequenti innovazioni: si lavora troppo spesso per sostituzione (da Gdoweek n. 16)

Seguendo la suddivisione canonica di Iri i piatti pronti freschi confezionati comprendono primi, secondi, altri prodotti freschi e sostitutivi dei prodotti di origine animale. L’integrazione avviene con i piatti pronti surgelati e, in certa misura, con i pronti a cuocere della gastronomia. Attualmente il dinamismo della categoria è determinato dall’effetto novità, con molte aziende di marca che sono entrate nel business con proposte innovative che stimolano la curiosità del consumatore, sviluppando da un lato ricette tradizionali dall’altro andando incontro al trend salutista (burger vegetali, prodotti ittici, piatti a base di sorgo, quinoa ecc.). Tanto per citarne qualcuna Rana, Gruppo Beretta, Saclà sono entrate da tempo nel business trainando il mercato insieme a marchi tradizionali specializzati della gastronomia come Fres.co (Vogliazzi). Il panorama competitivo si sta ampliando ed aumenta la frequenza di lancio di nuovi prodotti. Ne deriva che il comparto è uno dei più dinamici del food.

La spinta dell’innovazione
L’innovazione è un driver importante dei consumi, con un occhio particolare al contenuto di servizio. In quest’ottica, dice il direttore marketing e commerciale di Eurovo, Federico Lionello, “Eurovo ha lanciato a giugno 2016 un nuovo prodotto: I Già Pronti di Le Naturelle sono due uova già sodate, 100% italiane, da allevamento a terra, sgusciate. Confezionate in una pratica vaschetta salva-freschezza termosaldata permettono il consumo di un singolo uovo per volta. Ideali per arricchire insalate, per completare primi e secondi piatti e perfette per un pasto veloce fuori casa”. Punta decisamente sull’innovazione di prodotto e di processo Parma Is/Terre Ducali,  un’azienda di alta gastronomia che opera dal 2012 nella Food Valley parmense. Come spiega il Ceo Giulio Gherri “l’’innovazione è un elemento distintivo del nostro dna imprenditoriale, per questo abbiamo deciso di evocarla anche nel nostro pay-off ‘Fresche idee’. Per quanto riguarda i piatti pronti freschi confezionati, il nostro prodotto simbolo è ‘Il Pagnotto’: panini freschi di fascia premium, pensati per uno spuntino veloce. Si tratta di un prodotto realizzato ispirandoci ai trend del mercato UK e dell’Europa del Nord. A distinguerlo dai sandwich confezionati disponibili in gdo sono diversi fattori. Innanzitutto la qualità degli ingredienti, che Parma Is seleziona con cura e che sono tutti di provenienza italiana. Un altro elemento di novità importante è rappresentato dalla shelf life di 11 giorni. Un risultato ottenuto trattando alcuni degli ingredienti di questi panini con il metodo delle alte pressioni, attraverso la nostra società Hpp Italia che offre un servizio dedicato. Oltre ad abbattere la carica batterica degli alimenti, mantenendone inalterate le caratteristiche organolettiche e le proprietà nutrizionali, questa tecnologia quanto meno raddoppia la shelf life dei prodotti. Terzo fattore di novità è rappresentato dal packaging: i panini freschi sono confezionati in vaschetta in atmosfera modificata e si presentano nella veste di bag box, che rende pratico il trasporto”. Per Nicolò Salmaso,  category manager surgelati e piatti pronti freschi di Migross: “Le innovazioni ci sono e sono molte, in particolare per quello che concerne il mondo bio, vegan e, quindi in generale, salutistico. Tante aziende, anche leader in altri comparti, hanno inserito piatti pronti, soprattutto burger in varie declinazioni, con spinaci, semi di lino, ceci, quinoa per andare sempre più incontro alle esigenze del nuovo consumatore. Tanto che nei layout occupano, talvolta, una posizione a sé stante, con un modulo dedicato”. Proprio nell’area dei sostituti a base vegetale opera Kioene del Gruppo Tonazzo con una vasta gamma di prodotti (lasagne, polpettine e altri piatti pronti). Secondo l’opinione di questo player si tratta di un segmento molto dinamico con trend di crescita in doppia cifra, caratterizzato dall’entrata di importanti aziende di marca che fanno da traino anche se portano ad un aumento della competizione. Kioene, oltre che con il proprio marchio, agisce anche come copacker per diverse insegne. Sull’inserimento di  referenze salutiste (vegan, bio) si sofferma anche Massimo Cornacchia, responsabile acquisti libero servizio Gruppo Gabrielli: “C’è interesse, anche se non si è trasformato ancora in una consolidata abitudine alimentare. È importante fare informazione circa il settore per permettere al consumatore di scegliere in maniera più consapevole facendo conoscere le proprietà e le caratteristiche di una alimentazione così tipicizzata”.

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