- Università: Luigi Bocconi
- Docenti:
Sandro Castaldo
- Studenti:
Sofia Auxilia, Edoardo Carloni, Cecilia Carrera, Anna Zareipour
È un’insegna che include, nello stesso punto di vendita, un supermercato Bio e una palestra eco sostenibile. Questo è B Joule. Joule è l’unità di misura del lavoro e dell’energia; il nome del concept ricorda che le persone sono corpi in continuo movimento. Attraverso l’alimentazione si crea energia; facendo attività la si spende. Ma quanti sanno che essa può essere trasformata e recuperata in modo innovativo e sostenibile? Come obiettivo generale il progetto punta all’educazione ad uno stile di vita sano e sostenibile.
Il format considera l’organizzazione di due spazi: il supermercato e la palestra. Al piano terra è prevista l’area dedicata alla compravendita di beni alimentari e al piano superiore lo spazio dedicato all’attività fisica. La superficie occupata è di circa 500 mq per piano. Per accedere alla palestra prevediamo due entrate: una interna allo store e una esterna che permette l’accesso nei momenti della giornata in cui non è aperto (mattina prima delle 8 e sera dopo le 22). Il supermercato biologico presenta un assortimento biologico ampio, ma poco profondo. Si prevede la vendita delle principali tipologie merceologiche: frutta e verdura, principalmente di stagione. Al centro dello store è presente un totem, il quale oltre a proiettare l’energia accumulata dagli sportivi, fornisce ai clienti la possibilità di scannerizzare il cibo presente al supermercato
identificandone la filiera distributiva. In palestra, uno spazio è dedicato alla consulenza di un nutrizionista, la cui prima visita sarà gratuita. È presente un angolo gastronomia che oltre a servire salumi e formaggi freschi, offrirà un piccolo servizio di ristorazione con colazioni e pranzi freschi confezionati, preparati per coloro che sono sempre di fretta ma non vogliono rinunciare alla loro salute e alla genuinità del pasto. È previsto anche un reparto nutraceutica.
Attraverso il sito e l’applicazione, il cliente, entrando con le credenziali presenti sulla propria fidelity card, può accedere a diversi contenuti. Si possono consultare alcune ricette compatibili con i gusti profilati, divise per capacità culinaria e tempo necessario alla preparazione. Conosciuti gli alimenti corretti per l’alimentazione, è possibile stilare una lista della spesa, che rende più agevole l’esperienza all’interno di B Joule. L’applicazione serve anche per monitorare i risultati ottenuti in palestra (energia risparmiata, calorie bruciate), rendendo l’abbonato più consapevole dei suoi progressi. L’accumulazione dei punti per la card proviene sia dal supermercato sia dalla palestra. Sono inseriti dei macchinari della marca The Great Outdoor Gym Company, per sensibilizzare le persone alla produzione e condivisione di energia, nei parchi Sempione e Indro Montanelli a Milano. Queste palestre all’aperto alimenteranno i lampioni del parco, ma anche i propri smartphone. #shareyourenergy è l’hashtag comune a tutte le iniziative che verranno organizzate.
Per il lancio del nuovo formato è previsto un concerto di Jovanotti nel parco Sempione, dove si mettono a disposizione 50 biciclette, con sistema dynamo, che aiutano a contribuire, grazie al movimento continuo dei partecipanti, al risparmio energetico. Il primo punto di vendita B Joule sarà localizzato a Milano. Il principale driver nella scelta del supermercato e della palestra è costituito dalla vicinanza rispetto all’abitazione o al luogo di lavoro: B Joule si troverà in una zona lavorativa e abitata da famiglie di reddito medio-alto, individuata in zona Amendola-Fiera.
Nelle diverse voci di costo sono stati considerati l’ammortamento dell’immobile, i costi del mobilio e la forza lavoro. Per quanto concerne il supermercato il costo dell’assortimento è stato stimato pari al 60% del fatturato totale dello store. Le spese di marketing comprendono sia gli eventi straordinari di lancio, sia le spese ordinarie come la gestione dell’applicazione e della cartellonistica offline. Stimando una domanda potenziale crescente e con una maggiore willingness to pay, si prevede una quota di mercato del 4% al termine del terzo anno, con ricavi pari a 2,7 milioni di euro.