The Kid Lab, pedagogia del divertimento e retail

    • Università: International Retail Management Em Lyon Business School
    • Docenti:

      Monica Grosso

    • Studenti:

      Alyette Beaussant, Chimao Chang, Gianni Ferro, Léa Mansour, Julie Staub, Camille Villey, Feiyi Zhou

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    Lo store concepito per Kid Lab si propone di vendere giocattoli  ed è suddiviso in sei differenti aree: cucina, arte, scienze, geografia, storia e natura. E' pensato per bambini con un’età compresa tra i 6 e i 12 anni. L’idea alla base del progetto è generare un’inedita shopping experience mediante la quale i bambini sono coinvolti anche nell’apprendimento. In ogni stanza sono venduti giocattoli e prodotti dal contenuto pedagogico che costituiscono il “laboratorio dei bambini”.

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    Posizionamento e mercato di riferimento
    The Kid Lab ha in target bambini tra i 6 e 12 anni perché, secondo gli autori del progetto, questa fascia di età presenta alcune criticità nell’apprendimento di alcune attività. Il punto di vendita è progettato per essere vissuto non solo dai bambini, ma anche e soprattutto dai loro genitori, che sono chiamati a approcciare le aree con uno spirito ricreativo e di gioco. L’acquisto del giocattolo è consequenziale al coinvolgimento e all’efficacia dell’esperienza. The Kid Lab è stato pensato per il mercato francese che, in termini di giocattoli venduti per la fascia di età in target, vale 3,3 miliardi di euro. Un altro elemento a favore del progetto, è il trend attuale che mette in evidenza un aumento di interesse da parte dei genitori nel voler vivere un’esperienza dai contenuti pedagogici con i propri figli. Emerge quindi la differenza sostanziale con i competitor quali supermercati, retailer tradizionali e altro: l’interattivitàdell’esperienza.

    L’ offerta
    Il concept The Kid Lab è riservato a retailer in grado di interpretare correttamente la filosofia di progetto dello store mettendo in campo la capacità di selezionare prodotti innovativi e che derivino anche dall’esperienza dei bambini nella superficie di vendita. Tra i prodotti venduti vi potranno essere libri divertenti o interattivi, giochi, film pedagogici, costumi, materiali. Il posizionamento di prezzo punta all’alto di gamma ma presenta una qualità molto alta e si differenzia dai competitor. Una delle caratteristiche distintive di The Kid Lab è la stanza dedicata al cooking, la cucina. Si tratta di un ambiente studiato per stimolare i sensi e la creatività dei bambini, caratterizzato da giochi originali come il riconoscimento degli odori, l’associazione cromatica sugli ingredienti, la scelta dei cibi. Inoltre sono presenti degli schermi multimediali che riproducono la cottura e preparazione dei cibi.

    L’approccio al mercato
    Il lancio dell’operazione prevede un primo stadio in cui, si utilizzano gli strumenti della comunicazione classici, quali l’advertising, pubbliche relazioni e marketing online. Tra gli strumenti scelti i flyers, poster e contributi su Youtube. Non manca la pubblicità su riviste in target e per i genitori, per pubblicizzare il nuovo concept. Una volto attratti i primi clienti attraverso le azioni descritte precedentemente, si punta a instaurare un rapporto di fiducia attraverso il personale qualificato che assisterà il punto di vendita. Quindi il terzo stadio che mira a mantenere vivo l’interesse e alimentare il passa parola a partire dai clienti fidelizzati. The Kid Lab prevede l’instaurazione di partnership con le scuole con un’offerta agli insegnanti flessibile e che favorisca l’apprendimento di materie in studio con prodotti tematici. L’accordo che si vorrebbe realizzare con le scuole consentirebbe agli insegnanti di partecipare all’esperienza pedagogica dell’offerta attraverso sessioni di lavoro e workshop.

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