Todis (Pac 2000A/Conad) festeggia orgogliosamente 25 anni di attività

È l'occasione per tracciare il punto di quanto finora e delineare le nuove linee: focus sulla sostenibilità con il codice di condotto con i fornitori, lancio dell'app, formazione e comunicazione

È stata insieme la parola più citata nel corso della convention che Todis ha organizzato per festeggiare i suoi primi 25 anni di attività, con imprenditori e imprenditrici del mondo Todis e fornitori, soprattutto quelli che hanno adottato l’approccio alla sostenibilità, che la catena di supermercati monomarca, come si definiscono, ritiene strategico per il futuro di Todis e della sua offerta per essere in linea con le tendenze del consumatore. “Sono passati 9.125 giorni da quando è stata fondata Todis e oggi, grazie al contributo di tutti ma con un pensiero particolare a da quando Carlo Ricci e Franco Silvestri, festeggiamo risultati importanti vissuti insieme in questi anni, nei quali abbiamo dovuto affrontare più mari tempestosi, che quieti, che, del resto non producono veri marinai”ha dichiarato, aprendo la convention, Gianni Capobianco, presidente di Todis, prendendo a prestito una similitudine dal mare, una delle sue grandi passioni.

Le sfide da affrontare

L’intervento del direttore generale Massimo Lucentini, invece, ha sottolineato i numeri che il gruppo ha raggiunto in questi ultimi cinque anni, quando dal Covid, all’aumento delle materie prime, dalle guerre all’inflazione, tutti si sono ritrovati a misurarsi con temi nuovi. “Nonostante il contesto siamo cresciuti in molto, soprattutto in questi ultimi cinque anni: siamo passati dai 770 milioni di giro d’affari alle casse ha a oltre il miliardo del 2023, con una rete oggi di oltre 300 store, che, in questo arco di tempo è cresciuta del 30% in numerica e del 60% come giro d’affari”, ha voluto precisare Lucentini, sottolineando come questi numeri siano il risultato di un lavoro importante di squadra oltre che di innovazioni di processo che vanno dall’implementazione dello space allocation, al ripensamento dell’assortimento e al rifacimento con pack, cui si aggiungono l’estensione della mdd al fresco a peso variabile, a nuove funzioni aziendali (come il controllo di gestione), la comunicazione sui social e la scuola Todis Management, progetto, giunto ormai alla sua terza edizione, che mira a valorizzare il capitale umano interno al Gruppo e che, fino a oggi, ha coinvolto oltre 400 tra imprenditori e imprenditrici.


Le sfide corrono lungo tre binari:

  • La sostenibilità, che diventa il driver nella relazione con i fornitori di mdd. Il progetto di certificazione, al quale Todis, in collaborazione con l'azienda certificatrice Food SGS Italia sta lavorando da oltre un anno, si prefigge di classificare i fornitori per il loro approccio alla sostenibilità valutando oltre 12 indicatori specifici (ulteriormente segmentati): come è stato in parte spiegato lo scorso giugno in occasione della presentazione dei dati di bilancio 2023, il gruppo vuole sviluppare un codice di condotta con i fornitori. Oggi sono 48 quelli certificati (da una a tre A), ma l'obiettivo del 2025, come ha sottolineato Marco De Angelis, del servizio qualità, è avviare una seconda fase di certificazione che coinvolgerà altre 50 aziende, con l’obiettivo di applicare questo progetto a tutti i fornitori in tempi relativamente brevi. Soprattutto, entro i prossimi mesi, saranno a scaffale inseriti dei cartelli per dare al consumatore informazioni chi sono e cosa fanno i fornitori classificati con i diversi punteggi. Inoltre, sul sito dell’insegna sarà inserita una sezione che i clienti potranno consultare liberamente per avere ulteriori dettagli sull’impronta sostenibile delle diverse aziende. Un approccio che vuole sottolineare come la sostenibilità sia considerata una leva competitiva di distintività. Infatti, diventerà un allegato dei protocolli sottoscritti con i fornitori.
  • La fidelizzazione: un obiettivo al quale mira la nuova app Fidelity Todis che, come ha spiegato la responsabile marketing Sara Pifferi, permetterà non solo di una comunicazione più diretta e immediata con i consumatori, ma anche di raccogliere dati sui loro acquisti per proporre iniziative più mirate in funzione dei singoli e diversi comportamenti di spesa. “Il nostro obiettivo è quello di arrivare a una copertura del 60% dei nostri clienti nell’arco di breve tempo”, ha aggiunto Sara Pifferi
  • La comunicazione, che, a Natale, vedrà il lancio di uno spot televisivo e relativa campagna a livello nazionale proprio per il periodo natalizio.
Curiosa di tutte le forme di retail, italiano e internazionale, fisiche e online, food e non food. Da anni, seguo le evoluzioni (e le involuzioni) di questo mondo con l'obiettivo di raccontare, con occhi attenti e un pizzico di ironia, nuove realtà, iniziative originali, aggregazioni innovative, negozi d'impatto, e …

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