Un popolo di santi, navigatori ed obesi

Il 35% delle donne tra i 20 e i 49 anni e il 49% di donne oltre i 50 anni ha un girovita superiore a quello 88 cm indicato dall'Oms come il massimo per limitare i rischi di malattie cardiovascolari. Per gli uomini, il cui limite è di 102 cm, la percentuale scende a 26% e 43% nelle rispettive fasce di età.
Se si passa all'analisi del peso corporeo, sono gli uomini a essere più a rischio -il 46% della popolazione maschile, infatti, risulta sovrappeso e il 19% addirittura obesa contro il 32% e 16% rispettivamente nella popolazione femminile.

Sono dati resi noti dall'Osservatorio Grana Padano, un progetto lanciato nel 2005 e che coinvolge medici di famiglia e pediatri di libera scelta. L'ultimo studio, realizzato lo scorso dicembre, ha coinvolto 14.105 soggetti (dei quali 4857 bambini e 9248 adulti) arruolati e studiati da 328 medici di famiglia e 179 pediatri.

Di particolare rilievo il ruolo svolto da questi ultimi specialisti, dato che la situazione dell'infanzia si presenta preoccupante: il 44% dei bambini dai 3 ai 6 anni, il 31% di quelli dai 7 ai 10 anni e il 26 % di quelli dagli 11 ai 16 anni presentano un rapporto circonferenza/altezza maggiore di 0,5 il che è indice di obesità viscerale anche per bambini di peso normale.

L'Osservatorio ha anche registrato il numero di ore al giorno dedicate a pc, tv e giochi elettronici e il tempo dedicato all'attività fisica. I dati dimostrano che la sedentarietà, già prevalente nelle prime decadi dell'età adulta, peggiora ulteriormente dai 50 anni in poi, età nella quale solo una persona su quattro è fisicamente attiva.
La tendenza alla sedentarietà peggiora nel sesso femminile a tutte le età. La media del tempo trascorso in attività sedentarie davanti ad uno schermo (al PC, alla TV e/o a giochi elettronici) è di circa 2 ore al giorno nella popolazione adulta con tempi che si dilatano quando si è maschi di età uguale o superiore ai 50 anni.

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