Vicenda ex-Dico: sorgono problemi sul versante occupazionale

È la rappresentanza sindacale di Dico ad informare che le cose sul fronte occupazionale non stanno andando in modo indolore, visto che la nuova proprietà ha comunicato che più di 400 dipendenti e, in particolare, i 100 dipendenti della sede di Prato sono in esubero e per loro verrà aperta una procedura di mobilità.

Antefatto
Dopo una serie di iniziative sbagliate nel periodo compreso tra il 2010 e il 2013, le perdite per Dico, secondo il sindacato,
iniziano a farsi sempre più pesanti, tanto che il biennio 2011-2012 si
chiude con quasi 50 milioni di euro di rosso.

Nonostante gli allarmi sollevati dal sindacato in merito alle perdite, da parte della direzione Dico viene detto che la situazione è sotto controllo. A marzo 2013, tuttavia, dagli organi di stampa (vedi news), si apprende che è in atto un'operazione per la vendita delle quote di Dico a Gruppo Tuo. Un'operazione di scambio per cui a fronte di circa 340 negozi (più 6 magazzini e 2 sedi) Dico, Coop  prendeva in cambio 54 supermercati nel Lazio.
In tutta l'operazione, nessun cenno veniva fatto circa i 1.787 dipendenti di Dico operativi sul territorio nazionale.

Passaggio di proprietà ai primi di aprile
Preso possesso di Dico, nei primi giorni di aprile, sempre secondo i sindacati, le prime operazioni importanti messe in atto dalla nuova proprietà erano le seguenti:

- chiusura della Sede di Bologna
- chiusura dei negozi in grossa perdita
- chiusura delle due sedi di Dico di Prato e Bologna.
Tutte chiusure programmate per il secondo semestre 2013, con 419 dipendenti coinvolti di cui 100 occupati presso la sola sede di Prato.

A rischio soprattutto i dipendenti di Prato
Sebbene da parte della nuova proprietà sia stato ribadito l'impegno a ricollocare il maggior numero di persone possibili, impegno confermato da quanto accaduto per alcuni negozi in provincia di Roma (i cui dipendenti sono stati ricollocati praticamente in massa su altri negozi in zona) ciò che preoccupa i dipendenti è che tale operazione non può essere messa in atto per la sede di Prato. In quel caso, infatti, a fronte del numero elevato di persone coinvolte, essendo pochissimi i negozi Dico in zona, è stato comunicato l'avvio di una procedura di mobilità ad inizio giugno che, appunto, riguarderà soprattutto i lavoratori di Prato.

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