Video Tour: Bennet, le nuove formule vincenti per iper e superstore

Il gruppo fondato da Enzo Ratti sta ridefinendo il posizionamento strategico dell'insegna, ripensando il layout e la collocazione dei reparti dei punti di vendita della rete. In questo nuovo appuntamento de #ilviaggio spiegano le strategie Roberto Polloni, direttore commerciale, e Simone Pescatore, direttore marketing

Una piazza dei freschi rinnovata, situata all'inizio del percorso e fortemente focalizzata sui piatti pronti, un percorso semplificato, una revisione dei pesi di food e non food, che continua a rappresentare un elemento di distinzione (e di marginalità) dell'insegna, oltre all'inserimento di una serie di servizi innovativi e di tecnologie che vogliono rendere l'esperienza d'acquisto più piacevole, ridando valore al tempo.

Queste le direttrici alla base del successo di Bennet, protagonista di un nuovo appuntamento de #ilviaggio.

Roberto Polloni, direttore commerciale, e Simone Pescatore, direttore marketing, ci spiegano le politiche adottate finora e le prossimo sfide sul mercato.

“Questo punto di vendita di Monticello (Co) rappresenta per noi la summa di tutte le ristrutturazioni effettuate nell’arco degli ultimi tre anni -precisa Roberto Polloni, direttore commerciale di Bennet-. In questo periodo, infatti, abbiamo rivisto oltre la metà dei punti di vendita totali della nostra rete (63 store) dal punto di vista immobiliare, con il riammodernamento delle gallerie con diversi mix di negozi, e sotto il profilo del layout e della collocazione dei reparti con revisione dei pesi tra food e non food”.

In particolare, questo store (che tecnicamente si trova nel Comune di Cassina Rizzardi) rappresenta il modello di superstore che la catena intende sviluppare su una metratura di 3.500 mq. “A un anno dalla sua ristrutturazione -precisa Pollini- lo store è in continua evoluzione con tassi di crescita superiori ai trend di mercato, nel non food come nell’alimentare”.

In particolare, i freschi sono stati ripensati a livello di layout, passando da una collocazione a parete alla creazione di una piazza all’ingresso del punto di vendita: al centro l’ortofrutta con banchi specializzati per prodotti; la piazza è circondata dai banchi assistiti di cucina, gastronomia, macelleria e pescheria, tutti dotati di laboratori a vista. “Soluzioni che hanno garantito incrementi di fatturato interessanti e migliorato l’agibilità interna”, aggiunge Polloni.

Il nuovo modello ha ridefinito l’assortimento, molto più legato alle tradizioni e a concetti di innovazione, ma anche la comunicazione instore, più ironica, di maggiore impatto e in grado di semplificare l’orientamento interno.

Ma la chiave di successo di questi anni è stata la ridistribuzione dei pesi delle diverse categorie, con un ruolo centrale del non alimentare, storico punto di forza del gruppo fondato da Enzo Ratti. “A differenza della formula classica del superstore, per noi anche in questa formula il non food rappresenta una componente importante, con una sua attrattività in termini di quota e di incidenza sul fatturato (pari al 15%), ben superiore agli andamenti del mercato, anche se è chiaro che la nostra offerta si esprime ancora meglio su superfici medie tra 4.500 mq e 5.000 mq, la nostra dimensione ideale”, chiarisce Polloni.

Il segreto? “Un’offerta più aderente ai bisogni dei clienti -precisa il manager- che prevede una parte stagionale in promozionalità, mentre l’assortimento continuativo è contraddistinto da una forte componente di servizio, ad uso quotidiano come piccoli elettrodomestici, intimo, teleria casa e casalinghi, un corner dedicato alla ferramenta”.

Il vero fattore distintivo è la presenza di un’offerta stagionale che richiede un continuo intervento di in & out delle merci. “Questo approccio al mercato ci sta dando grandi soddisfazioni con risultati a due cifre -conclude Polloni-. Dati che premiano anche la nuova organizzazione che abbiamo implementato da qualche tempo e che prevede una gestione centralizzata per le categorie continuative, mentre lo stagionale e le promozioni sono gestite direttamente da una squadra ad hoc di category e specialisti in grado di valutare meglio le offerte disponibili sul mercato in funzione dei trend più sentiti”.

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