Crai: risultati positivi e progetti per creare un’identità omogenea

Con un fatturato 2014 pari a 4.850 milioni di euro, con incremento, rispetto all'anno precedente, di fatturato del 24%  (che comprende la crescita della rete registrando 323 nuovi store food e 270 nel canale drug, mentre a parità l'aumento è più contenuto), Crai guarda al futuro con determinazione, con l'obiettivo di rafforzare il proprio ruolo di riferimento nella prossimità migliorando sia la quota di mercato sia la presenza sia l'identità del format Crai. In quest'ottica, molti i progetti messi in campo, che hanno nei punti di vendita il proprio baricentro. “La soddisfazione cresce -dichiara Marco Bordoli, Amministratore Delegato Crai Secom- se si considera l’attuale situazione economica con trend ancora negativo. In questo contesto, abbiamo attuato alcune azioni per noi determinanti ai fini del successo: nuovo posizionamento strategico della marca “Nel cuore dell’Italia”, nuovo format per i punti di vendita; forte spinta alla marca privata con attenzione alla gamma di prodotti di qualità; potenziamento della rete multicanale sul territorio e nuovo assetto organizzativo della centrale. Inoltre, al comparto food si aggiunge la forte presenza anche nel settore Drug, con oltre 1.000 negozi in Italia. Sappiamo di avere ancora molta strada da percorrere, ma stiamo lavorando su molti fronti e i risultati ci spingono a continuare su queste strade".

I principali progetti 2015
Cliente al centro: per essere distintivi, in linea con quanto emerso da una recente indagine di customer satisfaction, la centralità del consumatore è affidata a promozioni personalizzate (sconti fai da te e spendi e riprendi), concorsi utili (che forniscono aiuti concreti a livello di mutuo, pannolini, buoni benzina) ed altre azioni mirate a livello di crm. Il tema centrale riguarda l'offerta di servizi di qualità, intesi a 360°.

Format: un lavoro profondo e radicale che prevede il ripensamento del layout e dei punti focali, l'individuazione del ruolo delle categorie merceologiche, la definizione di griglie assortimentali per cluster di negozi, l'orientamento al fresco e ai prodotti locali, il contenimento dei costi strutturali (energetici, ecc). Obiettivo: segmentare la rete e definire store omogenei (non uguali), che siano distintivi e con un'identità fortemente declinata a livello locale. Per questo sono in fase di test, già delle soluzioni in 10 pdv, presenti sull'intero territorio nazionale. Molto incoraggianti i risultati ottenuti

Localismo: lanciato il progetto A due passi da qui, che intende dare valore all'eccellenza italiana

Prodotti a marchio: positivi i risultati ottenuti. L'obiettivo è incrementare la loro presenza e peso soprattutto nei freschi (ortofrutta, pane, carne, soprattutto nei banchi assistiti), visto che proprio questo settore qualifica la prossimità e permette di "guadagnare" nuovi clienti. In quest'ottica, è stata realizzata una Carta dei valori dei prodotti a marchio, un patto con i produttori di mmd, indipendentemente dalla loro dimensione, per parlare la stessa lingua.

Formazione: avviato un ampio programma di formazione, concentrato sulla valorizzazione dell'attività del punto di vendita e dei suoi reparti per favorire lo sviluppo di logiche di servizio all'insegna di qualità, praticità e competenza, come parole chiave.

Multicanalità: allo studio, in primis, formule di click & collect, ma il management è concentrato nella ricerca anche di altre soluzioni a livello di ecommerce, purché coerenti e compatibili con il posizionamento dell'insegna.

 

Curiosa di tutte le forme di retail, italiano e internazionale, fisiche e online, food e non food. Da anni, seguo le evoluzioni (e le involuzioni) di questo mondo con l'obiettivo di raccontare, con occhi attenti e un pizzico di ironia, nuove realtà, iniziative originali, aggregazioni innovative, negozi d'impatto, e …

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