Crescita a doppia cifra per Carioca

L’azienda piemontese ha approvato il bilancio 2022 chiudo con un fatturato di 37,8 milioni di euro, in progresso del 12% sull’anno precedente

Carioca ha archiviato il bilancio 2022 con un fatturato di 37,8 milioni di euro, in crescita del 12% sul 2021, mentre l’Ebitda/ratio stabile all’11%. Cresce ancora l’export – in 87 paesi -, che vale l’85% del fatturato.

Le rivendicazioni dell’azienda

“Il 2022 conferma una crescita costante e sostenibile. La strategia aziendale che abbiamo portato avanti ci permette oggi una solida reputazione, una crescita di fatturato e profitti e un rafforzamento della situazione patrimoniale dell’azienda – dichiara Marco Toledo, cfo della storica azienda di pennarelli e strumenti per la creatività -. Il nostro piano di sviluppo ben definito si è rivelato vincente, permettendoci di superare la crisi sanitaria prima e l’aumento dei costi poi. Siamo riusciti ad interpretare le esigenze del mercato internazionale consolidando per il terzo anno consecutivo la nostra crescita a doppia cifra”.

Tra tradizione e innovazione

Una delle armi vincenti di Carioca è sicuramente la grande capacità di coniugare tradizione e innovazione. Un brand storico, focalizzato sull’educazione creativa dei bambini. “In questi anni siamo riusciti ad affermarci a livello internazionale. Siamo presenti in 87 Paesi e 5 continenti - dichiara Enrico Toledo, presidente e ceo di Carioca -. La solidità patrimoniale dell’azienda ci permette di fare nuovi progetti e investimenti”.

Quanto ai mercati internazionali, Toledo sottolinea che il 2022 è stato l’anno del Brasile, una performance che ora ci fa guardare al Messico e altri Paesi del Centro e Sud America. “In Africa stiamo crescendo e puntiamo a chiudere nuovi contratti grazie anche alla partecipazione a Scofex, la principale fiera del settore che si è tenuta da poco in Sudafrica – aggiunge Toledo- . In Cina, dopo la pandemia, stiamo lavorando ad un piano per accelerare la presenza del marchio Carioca”.

Quindi l’azienda sottolinea l’impegno in tema di sostenibilità, che ha portato a eliminare progressivamente l’utilizzo di plastica vergine, sia per quanto riguarda i prodotti che packaging ed imballaggi. Oggi, per esempio, la plastica fossile nei packaging è ridotta del 95%. “Abbiamo reso l’azienda più sostenibile anche sotto il profilo energetico, con l'acquisto di macchinari a minor consumo, la produzione diretta di energia solare, l'uso di un depuratore per il riutilizzo dell'acqua e altre importanti azioni – sottolinea il direttore generale, Giorgio Bertolo-. Grazie all'energia elettrica prodotta con pannelli solari e acquistata da fonti rinnovabili certificate si è evitata l'emissione di oltre 900 tonnellate di CO2”.

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