Il momento di mercato rimane complesso ma con qualche segmento in recupero per le insegne della distribuzione specializzata di elettronica che chiudono l'anno solare con un -1,4% rispetto al 2012, pari a un fatturato di circa 9,5 miliardi di euro (dato Accenture elaborato per l'Ufficio Studi di Aires-Confcommercio).
Il dato complessivo del 2013 - rilasciato ieri dalla Associazione dopo le verifiche con tutte le insegne aderenti - segna un rallentamento della caduta rispetto a quanto registrato nel 2011 (-8,6%) e nel 2012 (-4,5%), indicando dal mese di agosto una timida inversione di tendenza che si è manifestata anche nell'ultimo trimestre con un +0,9%.
Il periodo prenatalizio, inoltre, ha registrato un +0,5% (relativo all'intero dicembre 2013)
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il ruolo dell'eurobonus fiscale
Nel quadro di una flessione globale di tutti i beni semi-durevoli, il recupero nel settore Eldom (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni, cappe, ecc.) è stato aiutato dagli incentivi fiscali sui grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica varati nel mese di agosto, che hanno favorito gli acquisti facendo registrare un +5,3% nel secondo semestre 2013, dopo oltre due anni di tendenze negative.
“L'Ecobonus fiscale -dichiara il Presidente della Aires Alessandro Butali (in foto)- è una misura molto positiva perché sta incentivando le famiglie a rinnovare la dotazione tecnologica delle proprie case anche in un'ottica di risparmio energetico. Restiamo tuttavia ancora molto preoccupati per le ricadute occupazionali nel settore
industriale italiano causate da questi anni di crisi nei consumi e auspichiamo che altri
provvedimenti mirati possano incoraggiare le imprese manifatturiere a non abbandonare il
nostro Paese”.
Bene telefonia e informatica
Positivo inoltre nel 2013 l'andamento dei segmenti telefonia e informatica, con smartphone
e tablet che hanno continuato a trainare le vendite, mettendo a segno un brillante +24%
nell'anno, a conferma che le innovazioni tecnologiche non cessano di esercitare un forte
potere di attrazione sui consumatori, favorendo anche altri comparti imprenditoriali quali
l'industria discografica e il settore audiovisivo, che traggono vantaggio dalla maggiore
possibilità raggiungere con nuove offerte online il proprio pubblico di riferimento.
Molto negativo, infine, il settore Elettronica di Consumo (i cosiddetti “bruni”, TV, radio, HI-Fi,
decoder, ecc.) che registra per il terzo anno consecutivo un calo a due cifre: -17,3 %.
“Per il nostro settore il 2014 potrebbe essere un anno non più
in rosso -conclude il Presidente Butali- ma servono provvedimenti forti anzitutto per rilanciare i consumi, riducendo al tempo stesso il carico burocratico per le imprese. In questo senso aderiamo pienamente ai
contenuti della giornata di mobilitazione promossa da Confcommercio insieme a Rete Imprese Italia per oggi 18 febbraio”.