Apulia Distribuzione rompe con Carrefour ed entra nel gruppo VéGé

Santambrogio (ad VéGé): "Insieme, puntiamo a raggiungere e superare gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati, tra cui il traguardo di 20 miliardi di euro di fatturato entro il 2030”.

Cambio di rotta per Apulia Distribuzione, che dopo quattro anni ha posto fine alla partnership commerciale con Carrefour Italia e da inizio 2024 entra a far parte del Gruppo VéGé.

Decisiva la differenza di vedute tra Apulia e Carrefour

In una nota, le due società fanno sapere che la fine della collaborazione è dovuta a “diversi orientamenti sulle future strategie commerciali su scala nazionale e internazionale”. Quindi viene precisato che “Apulia Distribuzione nel corso del 2024 continuerà a operare mantenendo l’utilizzo dell’insegna Carrefour sulla propria rete di negozi”. Al tempo stesso il brand francese fa sapere che continuerà a sviluppare e a rafforzare la propria presenza su tutto il territorio nazionale con la formula del franchising e del master franchising, “confermando inoltre la consolidata partnership con Etruria Retail”.

Si spostano gli equilibri nel Mezzogiorno

Il nuovo anno di Apulia Distribuzione è partito con l’adesione al gruppo VéGé, al quale ha portato in dote la sua rete di quasi 400 punti di vendita e un fatturato di 930 milioni di euro. “L’ingresso, in linea con il progetto Club VéGé 2030 che vuole farsi collettore di eccellenze assolute nel mondo della distribuzione moderna, vede Apulia Distribuzione portare nella galassia VéGé 378 punti vendita in cinque regioni del Sud, per un totale di oltre 200 mila metri quadri di superficie di area vendite – fanno sapere le due aziende -. A questi si aggiunge il format dell’ingrosso Cash&carry Tuttorisparmio con i punti vendita pugliesi di Brindisi, Lucera, Corato e Capurso”. Complessivamente il gruppo conta su 3.430 pdv sul territorio italiano, con una superficie di vendita complessiva di 2,164 milioni di metri quadri e un fatturato stimato per il 2024 che supererà i 15,5 miliardi di euro.

Nel corso degli anni, Apulia Distribuzione ha lavorato molto anche sui tre brand di proprietà: Rossotono (dal claim: selezionatori di sapori), presente in ogni punto di vendita.; I Naviganti, dedicato alla pescheria e ai prodotti del mare; infine Speasy, la nuova piattaforma eCommerce e app loyalty.

Gruppo Végé e Metro Italia, l'idillio è durato pochino
Giovanni Arena, Presidente di VéGé

 

Obiettivo 20 miliardi di fatturato

“Accogliamo con immenso orgoglio l’ingresso di Apulia nel Gruppo VéGé. Questo evento non solo rafforza la nostra posizione nel mercato ma segna anche un passo decisivo verso il futuro -, commenta Giovanni Arena, presidente di gruppo VéGé-. La collaborazione con Apulia rappresenta un tassello fondamentale nel nostro percorso di crescita e innovazione. Insieme, puntiamo a raggiungere e superare gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati, tra cui il traguardo di 20 miliardi di euro di fatturato entro il 2030”.

Mentre l’ad Giorgio Santambrogio sottolinea come l’accordo sia frutto di una conoscenza che ha preso il via sei anni fa e si è consolidata nel tempo alla luce della condivisione di valore con “una famiglia che ha una visione ben chiara: punti di vendita belli, tecnologici, con un forte orientamento ai freschi e soprattutto con una spiccata vocazione di servizio ai clienti. Queste idee molto chiare mi hanno affascinato da subito rendendo Apulia Distribuzione una sorta di sorvegliato speciale”, aggiunge il timoniere di VéGé.

Giorgio Santambrogio, GruppoVéGé

Mentre Antonio Sgaramella, presidente di Apulia Distribuzione, ricorda l’evoluzione del gruppo, a partire dal commercio all’ingrosso, fino all’accordo con VéGé, che “si tradurrà in opportunità ancora più ampie per la nostra crescita e la nostra prosperità -, sottolinea -. “E’ bello constatare la piena convergenza progettuale su due parole chiave e prospettiche: tecnologia e sostenibilità. Tecnologia a favore del cliente e sostenibilità a favore del mondo intero. Il nostro obiettivo è quello di poter contribuire attivamente nel nostro settore ai processi di innovazione e transizione digitale in corso e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità”.

 

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