Conad acquisisce le attività Auchan in Italia: ecco l’accordo

La trattativa si è ufficialmente chiusa e porta in dote alla cooperativa quasi tutte le attività di Auchan Retail Italia: ipermercati, supermercati e negozi di prossimità

A stretto giro dalle ultime indiscrezioni arriva la notizia ufficiale: l'accordo tra Conad e Auchan Retail Italia c'è e porta dote alla cooperativa, come si legge nella nota stampa, "una parte importante dei circa 1.600 punti vendita di Auchan Retail Italia: ipermercati, supermercati, negozi di prossimità con i marchi Auchan e Simply, disposti sul territorio italiano in modo complementare alla rete Conad".

Nella nota non si specifica il valore dell'acquisizione, che secondo le stime dovrebbe attestarsi sui 600-700 milioni di euro, quello che invece si sa è che "non sono compresi in questo accordo i 33 supermercati gestiti da Auchan Retail in Sicilia (proprietà) e i 50 drugstore Lillapois. L’accordo prevede anche che i centri commerciali in cui sono situati i punti di vendita di Auchan Retail Italia continueranno ad essere gestiti dalla società Ceetrus, che prosegue la propria attività in Italia".

L’acquisizione, che attende ancora il via libera dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in Italia, sarà condotta da Conad con il supporto di Wrm Group, società specializzata nel real estate commerciale.

LA NUOVA SFIDA DI CONAD
Come commenta Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad: “Siamo soddisfatti di aver acquisito e riportato nelle mani di imprenditori italiani una rete di distribuzione di grande valore, che sta attraversando un periodo di difficoltà ma che ha grandi potenzialità ed è complementare a quella di Conad. Oggi nasce una grande impresa italiana, che porterà valore alle aziende e ai consumatori italiani.”

Conad, che ha chiuso il 2018 con un fatturato di 13,4 miliardi, in crescita del 3% rispetto al 2017, potenzia così significativamente la propria presenza sul territorio italiano, in particolare nel Nord Italia, proponendosi come competitor più agguerrito in nuove aree, a partire dai domini milanesi di Esselunga. Si tratta di una sfida in primis al rilancio, dato che Auchan ha chiuso il 2018 con ricavi in discesa del 2%, per un negativo netto di oltre 201 milioni di euro (calo che conferma l'andamento anche degli anni precedenti).

"Unendo, attraverso questa vendita, le competenze dei team Conad e Auchan Retail Italia desideriamo migliorare la difficile situazione delle attività di Auchan Retail in Italia e consentire a Conad di continuare, attraverso questa acquisizione, il suo ambizioso piano di sviluppo all'interno del Paese", sottolinea Edgard Bonte, presidente di Auchan Retail.

Gli acquirenti sono stati assistiti da PwC Tls Avvocati e Commercialisti in tutti gli aspetti di natura legale e fiscale e da PwC Advisory nella valutazione e definizione delle tematiche financial.

AUCHAN VENDE ANCHE IN FRANCIA
Nel frattempo, anche in Francia Auchan guarda a una ristrutturazione della rete volta ad arginare le perdite finanziarie. Il 30 aprile 2019 il retailer ha infatti annunciato ufficialmente che intende cedere 21 attività commerciali (13 supermercati, 1 iper e altri format quali Chronodrive) sul territorio francese che non risultano abbastanza redditizi (723 i dipendenti coinvolti). Una decisione che si colloca in un contesto di perdita di 1,145 miliardi di euro nel 2018 per Auchan Holding, con margine operativo lordo in calo del 44,1%.

IL COMMENTO DI COOP
In merito all'acquisizione Coop commenta: "Auguriamo un buon lavoro a Conad a cui spetta un compito complesso e importante. E’ positivo che a rilevare un operatore estero sia un gruppo cooperativo italiano. Le cooperative di consumatori sono da 30 anni leader nelle quote di mercato, ma soprattutto sono leader di innovazione commerciale e valoriale, sulla sicurezza alimentare e sull’ambiente. La competizione è un bene utile, l’importante è che sia sana e nell’interesse dei consumatori. A Coop le sfide positive sono gradite.”

IL COMMENTO DI MARIO GASBARRINO (UNES)
Il presidente e Ad di Unes, Mario Gasbarrino, commenta così in un tweet:

Caro Francesco Pugliese, dopo P.Barilla e M.Brunelli oggi tu entri nel club ristretto di quei pochissimi imprenditori italiani che invece di vendere le aziende agli stranieri hanno avuto il coraggio di ricomprarsele! In un settore in crisi ! Chapeau!

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