Bernardo Caprotti conferma le aperture di Esselunga a Genova e Sestri

"Non mollo, voglio sbarcare a Sestri Ponente e in via Piave": questa la dichiarazione programmatica di Bernardo Caprotti, durante l'intervista concessa al quotidiano genovese (Il Secolo XIX) sabato scorso, che del successo dell'Esselunga di La Spezia vuole fare un punto di partenza per diventare l'insegna di riferimento del mercato ligure, anche come calmieratore dei prezzi. Rispetto alla Coop, infatti, Caprotti dichiara una maggiore attenzione verso i costi e la logistica e aggiunge che "L'accesso alla Liguria è difficilissimo perché la Regione è dominata dalla forze progressiste...siamo riusciti a La Spezia dopo vent'anni di battaglie".

Limite di 1.500 mq poco invitante
Del resto Caprotti sottolinea come il limite di 1.500 mq per le superfici di vendita, introdotto di legge in Liguria, non sia molto invitante. Tuttavia afferma che "Abbiamo i nostri impegni su Via Piave e su Sestri Ponente e li manteniamo, poi cosa riusciremo a fare non lo so... la Liguria è importante. Poi abbiamo il nostro centro di Biandrate dal quale si arriva a Genova in un attimo."

Mercato Orientale ed ex-mercato di C.so Sardegna
Nei giorni scorsi (fonte Milano Finanza) s'era parlato dello sfruttamento in Genova dell'area Mercato Orientale, adiacente alla centralissima Via XX Settembre, proposta da alcuni mediatori, ma la risposta è chiara: "Troppi vincoli". Discorso analogo per quanto riguarda l'ex mercato ortofrutticolo di Corso Sardegna: area bella, ma su cui si possono costruire solo 1.000 mq di store che a giudizio di Caprotti del tutto insufficienti per fare business.

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