Confusione legislativa
La nota ha creato “una situazione incredibile, che rischia di inceppare l’attività delle aziende”, sottolinea Luigi Bordoni, presidente di Centromarca (in foto).
“Le nostre industrie -prosegue Bordoni- hanno lavorato un anno e sostenuto costi ingenti per adeguarsi alla legge, modificando sistemi informativi e documenti amministrativi, rivedendo relazioni con i clienti e contrattualistica. Hanno fatto riferimento a una norma approvata dal Parlamento, che ha raccolto il parere favorevole del Consiglio di Stato ed è dotata di un regolamento sulle procedure istruttorie dell’Antitrust".
"Non è concepibile -aggiunge Bordoni- che nella primavera 2013 si arrivi a sostenere che una legge del gennaio 2012 è stata soppiantata da una Direttiva del 2011”.
Apprezzamenti a Catania
Centromarca apprezza invece la precisazione diffusa dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, che ribadisce “la piena efficacia e vitalità della normativa speciale in tema di cessione dei prodotti agricoli ed agroalimentari”. “Siamo grati al ministro Mario Catania per il suo intervento”, afferma Bordoni, “che offre alle imprese un contributo di chiarezza e un ancoraggio solido per continuare la loro attività”.
Art. 62 ben valutato
Il 92% delle industrie associate, stando alle recenti rilevazioni effettuate da Centromarca, valuta favorevolmente l’articolo 62.
L’applicazione della normativa sta esercitando effetti positivi sulla regolarità dei pagamenti nella filiera. Secondo un’indagine effettuata nelle ultime ore da Centromarca, le aziende considerano l’articolo 62 un fondamentale elemento di garanzia sul piano della gestione economico-finanziaria, in una fase drammatica per la mancanza di liquidità e per i rischi di insolvenza nei rapporti tra imprese.