Cia Conad forma i dipendenti per aiutare i clienti con disabilità intellettive

Sono 40 gli addetti Cia Conad, provenienti da 21 negozi di Forlì-Cesena e Ravenna, che a fine novembre hanno partecipato al percorso formativo di SuperMan - Supermarkets Meet Accessibility Needs ("I supermercati incontrano le esigenze di accessibilità"), mediante il quale il personale dei pdv ha potuto sviluppare le proprie capacità di relazioni interpersonali, sostegno umano, disponibilità e sensibilità necessarie ad accogliere i clienti in difficoltà.

Adesivo S3A in vetrina e spilla per il personale
Lo scorso week end negli store aderenti è stato distribuito a tutti i clienti materiale informativo sul progetto. Ora, proprio in questi giorni, i primi SuperMan entrano in azione: i supermercati aderenti espongono un adesivo che riproduce il pittogramma S3A (simbolo di accoglienza, accompagnamento e accessibilità) apposto all'ingresso e al punto informazioni, mentre il personale formato è riconoscibile da una
spilla che riproduce lo stesso simbolo.

Nasce in Francia nel 2007
La sperimentazione italiana di questo progetto dal respiro europeo è partita in Romagna e prende spunto da un'esperienza nata in Francia nel 2007 per volontà di Unapei (Unione Nazionale di Associazioni di genitori, di persone con disabilità mentale e dei loro amici), esportata in Italia e Germania grazie alla cooperativa sociale Kara Bobowski e ai suoi partner: Cia Conad, l'assessorato al Welfare del Comune di Forlì, l'ente di formazione tedesco Bupnet, l'associazione francese Les Papillons Blancs di Bergerac e il distretto di Kassel in Germania.

Attenzione verso la clientela
"Il valore aggiunto di SuperMan sta nel portare fin dentro ai nostri punti di vendita l'attenzione alle problematiche della clientela con più difficoltà" spiega Dario Gaspari dell'assistenza rete Cia-Conad. Siamo i primi in Italia e tra i primi in Europa a formare i nostri addetti su queste tematiche: è un segno forte e concreto dei nostri continui sforzi per la cura e l'attenzione verso il cliente". 
"Accessibilità -chiarisce Simona Carloni, responsabile comunicazione della Kara Bobowski- non vuol dire soltanto eliminazione di barriere architettoniche, ma anche il poter contare su accoglienza e ascolto adeguati: elementi chiave attorno ai quali il progetto Superman è stato strutturato".

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