Cia Conad: priorità allo sviluppo rete

Velocità di reazione, sensibilità verso i clienti, capacità di fare rete: sono questi i tre fattori chiave sui quali, secondo Luca Panzavolta, amministratore delegato di Cia Commercianti Indipendenti Associati, una delle cooperative storiche di Conad, intende fare leva per affrontare le sfide attuali e risultare vincente. Con l’acquisizione di 45 punti di vendita ex Billa, sparsi tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia, (operazione già dichiarata a settembre 2014 che oggi ha ottenuto tutti gli ok dall’Antitrust), la cooperativa romagnola allarga i suoi orizzonti sul Triveneto, area nella quale la competizione è estremamente accesa e dove il prezzo è un fattore chiave in una zona un tempo considerata la locomotiva d’Italia e oggi in grave sofferenza.
Complessivamente sono 32 gli store che cambieranno insegna ed entreranno nella galassia Cia, mentre 13 punti di vendita sono stati acquisiti da Dao, associata a Nordiconad. Il cambio delle insegne dovrebbe concludersi entro il mese di marzo 2015 con la nascita di 14 Conad City, 5 supermercati Conad e 7 Conad Superstore. “Il messaggio che vogliamo dare al mercato è chiaro -dichiara Panzavolta-: vogliamo spingere sullo sviluppo della rete attraverso sia nuove aperture sia acquisizioni. Del resto, il focus sullo sviluppo è da sempre una delle caratteristiche che contraddistingue noi come cooperativa, oltre che tutto il sistema Conad. Oggi, ci sembra la congiuntura adatta per far crescere le quote di mercato in modo rapido, specialmente in quelle aree nelle quali non siamo presenti”.
Con questa acquisizione, Cia incrementerà di oltre 100 milioni di euro il suo fatturato, passando dai 910 del 2014 ai 1.030 previsti per il 2015, con una rete di 234 pdv con una superficie media di circa 650 mq e oltre 6.500 dipendenti. La quota di mercato arriverà all’11% sul territorio nazionale, frutto del 40% espresso in Romagna e del 5% di Friuli-Venezia Giulia e Veneto. “Tutto questo senza snaturare le caratteristiche che ci hanno consentito di emergere fino a oggi, vale a dire costi più bassi, grande efficienza, attenzione al cliente, alla convenienza, non solo con le promozioni, che pure rimangono importanti per sostenere le vendite, ma lavorando per trasformare questa convenienza in qualcosa di duraturo e strutturale -prosegue l’Ad-. Non sappiamo che profilo avrà con precisione Cia nei prossimi cinque anni, ma di sicuro terremo fede ai nostri punti di forza e continueremo a investire per crescere: per l’operazione ex Billa abbiamo messo sul tavolo 350 mio €, con l’obiettivo di raggiungere una quota del 20% nel Triveneto nel prossimo quinquennio. Vuol dire leader, nonostante l’affollamento competitivo dell’area da parte di tanti retailer e un consumatore dalla spiccata infedeltà alla ricerca di convenienza. Siamo, comunque, fiduciosi”.

Gestione diretta nella prima fase
Nei primi due anni, Cia Conad gestirà direttamente questi punti di vendita che poi saranno passati a una serie di imprenditori individuati tra i dipendenti e fatti crescere secondo un percorso adeguato che prevede il tutoraggio di colleghi di altre aree, secondo uno schema che la cooperativa ha già applicato nelle zone nelle quali è presente. “Tra gli elementi che ci porteranno a crescere anche in Triveneto e a confermarci leader -conclude Panzavolta- va sottolineata l’attenzione al cliente in termini di servizi e di assortimento, grazie sia alle nostre private label sia alla capacità di tradurre le richieste del territorio: Cia vuole crescere molto e rapidamente e con gambe solide. Siamo romagnoli, allegri, ma prudenti: ciò che apriamo di sicuro lo teniamo, non lo chiudiamo affatto”.

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