Come si evolvono i cash and carry indipendenti

Il futuro dei cash and carry è sempre più legato a un'offerta mirata per la ristorazione. Se al nord si tratta di un concetto ormai affermato, al sud ci sono ancora spazi di manovra collegati soprattutto al turismo.
Del resto quella del cash & carry è una formula distributiva in divenire. Sin dalla sua nascita in Italia, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, ha conosciuto un'evoluzione sia dimensionale sia nell'approccio al mercato.
Ha vissuto un primo importante impulso per mano essenzialmente di operatori indipendenti ed imprese di tipo prettamente famigliare. Si è poi rafforzata con lo sviluppo, anche in Italia, all'inizio degli anni Settanta, di Metro, specialista e leader mondiale del canale.
Oggi, anche questa formula
non è esente dalle difficoltà imposte dalla congiuntura attuale.

Ebbene, quali sono gli interventi che i cash & carry stanno attuando per contrastare gli effetti della crisi economica?
A questo interrogativo ci si propone di rispondere, focalizzando
l'attenzione in particolare sulle realtà indipendenti che, non beneficiando delle economie di scala tipiche delle catene, sono costrette ad individuare approcci innovativi e originali per competere efficacemente in un mercato che si presenta difficoltoso.

Il mercato
La formula cash & carry attualmente vede coinvolte una moltitudine eterogenea di realtà imprenditoriali, che
vanno dal leader a piccoli operatori indipendenti, da insegne specializzate riconducibili a catene della grande distribuzione a quelle appartenenti a gruppi o ad operatori della distribuzione organizzata.

I leader di riferimento

Anche il gruppo tedesco, presente sull'intero territorio italiano con circa 50 negozi, declinati in tre format (Classico, Junior ed Eco), differenti per superficie e struttura d'offerta, ha puntato negli ultimi anni su entrambi i principali target del canale, l'ho.re.ca e i retailer. L'accreditamento verso i primi è stato acquisito attraverso azioni finalizzate all'affermazione della cultura alimentare, rafforzate da costanti iniziative di comunicazione, informazione e formazione verso i soggetti in target.
Un'altra area strategica è quella ambientale: tale orientamento si traduce, ad esempio, in un'accurata selezione degli imballi per le Pl, al fine di scegliere soluzioni efficienti e rispettose dell'ambiente.

Le realtà indipendenti
 Evidentemente i C+C indipendenti non hanno la possibilità di progettare ed implementare, come Metro e Selex, azioni istituzionali forti. Inoltre, sono anche meno appealing nell'attirare eventuali iniziative di co-branding o partnership con aziende significative operanti in altri comparti.
Per fare il punto della situazione, Focus Management ha avviato il monitoraggio sistematico di una serie di realtà aziendali usufruendo del coordinamento scientifico di Sandro Castaldo (Sda Bocconi).

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