Confimprese-Nielsen: gdo, vendite piatte nel primo semestre 2013

Dai dati di Confimprese Lab, osservatorio sull’andamento di vendite e consumi nel retail realizzato in collaborazione con Nielsen, emerge il peggioramento, nel primo trimestre di quest’anno, dell’indice di fiducia che ha toccato il 45% vs il 57% dell’analogo periodo 2012, e contro il 90 della Germania: quello italiano è il più basso tra i 5 principali paesi europei.
"Il dato evidenzia un pessimismo perdurante -commenta Mario Resca (foto), presidente Confimprese- e un ulteriore calo della propensione alla spesa da parte degli italiani. È arretrata anche la quota di denaro destinato al risparmio, sintomo della perdita di potere d’acquisto da parte delle famiglie, che con gli attuali budget a disposizione non riescono a risparmiare, tanto che il 48% ritiene pessime le prospettive di lavoro nei prossimi 12 mesi".

Gdo: andamento "flat"
I primi sei mesi dell’anno si chiudono con un andamento "flat" per la grande distribuzione, con andamenti opposti tra  ipermercati di grandi dimensioni (> 4.500 mq), che registrano un calo del fatturato del -2,3%, e super+iper che rimangono sopra la linea di galleggiamento con + 1%.
A parità di rete sono 3 i gruppi distributivi con risultati positivi dall’inizio dell’anno, numero che si riduce a un solo attore nel mese di giugno.

Positivo il trend dei discount, male il libero servizio
Il non food conferma lo stato di difficoltà (-4,4% giugno 2013 vs giugno 2012). Libero servizio e tradizionali continuano a mostrare andamenti molto negativi, con il mese di giugno a doppia cifra per i Lis (-10%). Per contro discount (+3,6%) e specialisti drug (+6%) mostrano le performance più convincenti.
La quota della marca privata si attesta al 18,5% nel mese di giugno dopo aver registrato numerosi record nei mesi precedenti; costante rispetto al mese precedente la percentuale di vendite fatte in presenza di promozioni (28,6%).

Al Sud le performance più negative
Quanto alle aree geografiche il Sud Italia rimane, invece, il più colpito  dal calo vendite: le aree Nielsen 3 e 4 segnano  entrambe -2,8%, con le performance peggiori in Calabria e Sicilia, ferme rispettivamente a -5,8% e a -5,7%.
L’Area 1 chiude il semestre con -0,6% a valore. Negativa anche l’Area 2 ferma a -1,5%.
Risultati particolarmente positivi per Valle D’Aosta (+5,4%), Trentino Alto Adige (+4,3%), Liguria (+3,4%), seguite da Campania (+2,3%), Toscana (+1,1%) e Lombardia (+1%).

Centri commerciali continua la flessione
Continua la flessione nei centri commerciali: il dato del primo semestre (-3,71%) riflette del resto quello del mese di giugno (-3,56%). Vanno ancora peggio le regioni del Sud con saldo negativo pari a -7,08%, confermato dal solo mese di giugno fermo al -7,38%.

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