Coralis: Verdeblu, Bontò e Todo, le nuove collezioni a marchio

Si chiamano così le nuove linee che il Consorzio guidato dal presidente Eleonora Graffione ha lanciato alla manifestazione di Bologna. Firme che prevedono anche una partnership stretta con Crai

A Marca 2023 Coralis ha chiuso le celebrazioni per i 20 anni di attività lanciando il nuovo progetto sui prodotti a marchio: si tratta di tre collezioni di prodotti, destinati a comunicare che per la piccola distribuzione moderna unica, indipendente, connessa, c’è qualcosa di più, oltre la marca (del distributore).

“Sono maturati i tempi per rivedere completamente il nostro posizionamento rispetto a un mercato che si è evoluto”, dichiara Eleonora Graffione, presidente del consorzio fin dalla sua fondazione, sottolineando come il punto di partenza del progetto siano le caratteristiche peculiari del Consorzio come la prossimità e il legame particolare di ogni socio con il suo territorio di appartenenza. Un processo che, anche grazie al supporto del professor Giorgio di Tullio, ha portato all’individuazione di collezioni per rendere l’assortimento unificante e distintivo di tutta la rete.

L’obiettivo
Attraverso le costellazioni Coralis vuole rendere collettiva la ricchezza di ogni socio del territorio e delle relative eccellenze gastronomiche: prodotti premium che, oltre al prezzo, sono portatori di valori come tipicità genuina, storia e tradizione, garantiti dall’esperienza diretta di ogni socio. Ciò che è comunemente considerato un limite di Coralis -essere una piccola realtà- diventa un vantaggio e un’opportunità: la rete non necessita di grandi volumi, perciò può lavorare agilmente con il piccolo produttore, nel rispetto della sua ricetta di tradizione e di famiglia. “Questa condizione è possibile solo per un’organizzazione come Coralis, che ha saputo rendere l’indipendenza dei suoi soci uno dei suoi punti di forza più importanti”, sottolinea Graffione.

Le collezioni
Tre le collezioni che prenderanno il via nel 2023: Verdeblu, Bontò e Todo, i cui marchi hanno richiesto uno studio attento, soprattutto rispetto alla loro forza rappresentativa, perché devono trasmettere il senso di quell’appartenenza ai territori e l’orgoglio di esserne testimoni. L’iniziativa, infatti è fortemente sostenuta da tutti i consorziati, ognuno conoscitore della sua terra e delle relative peculiari espressioni enogastronomiche.
Ecco le loro caratteristiche.

Verdeblu
La firma delle eccellenze agroalimentari dei micro territori italiani, e che grazie ai negozi del consorzio potranno essere conosciute fuori dai confini di produzione, in Italia e oltre. Molti piccoli produttori non sono organizzati per una distribuzione su scala nazionale, invece Coralis potrebbe provvedere a questa criticità, facendo in modo che questo genere di prodotti arrivino settimanalmente in altre regioni, grazie a moderni sistemi logistici. La limitata capacità produttiva di questi piccoli imprenditori non costituisce un problema; si tratta, infatti di quantitativi sufficienti a soddisfare il numero di punti vendita della piccola distribuzione organizzata.

 

Bontò e Todo
Per soddisfare un’esigenza di più largo consumo, mantenendo contenuti di distintività, servono anche firme dedicate all’assortimento mainstream: la linea alimentare Bontò e una non food che prenderà il nome di Todo. Per queste collezioni Coralis ha scelto di attivare una collaborazione con Crai, usufruendo del know-how di questa realtà.

Partnership con Crai anche sulle mdd

"Si tratta di una iniziativa piuttosto nuova -ha dichiarato Graffione- che ci consentirà di mettere sul mercato le circa 300 referenze che ci siamo prefissi di realizzare per il 2023. Nella collaborazione Crai si occuperà della parte tecnica, controllo qualità e capitolato, noi manterremo il controllo sull’intero processo, e ci occuperemo del packaging”.

La collaborazione, inedita per il mondo retail, può contare su due solidi fattori principali: il nuovo corso intrapreso da Crai e la consolidata partnership fra le due organizzazioni che collaborano da circa quattro anni. Coralis ha ritenuto strategico optare per una partnership che consentisse di mettere a terra un progetto dalle dimensioni importanti, che diversamente sarebbe stato molto più oneroso, e complesso da realizzare.

“Per noi è una bella scommessa -ha concluso la presidente-: entriamo in un contesto che si sta muovendo in un senso comune ai nostri obiettivi e ci sono tutte le premesse perché diventi una esperienza molto positiva”.

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