Crai: cinquant’anni, un’occasione per tracciare nuove strategie

Capire i punti di forza del percorso fatto finora, ma soprattutto individuare le nuove priorità per attuare quel cambiamento necessario ai tempi attuali per rendere l’insegna, la sua rete di vendita e i suoi imprenditori distintivi nella prossimità

“In momenti difficili come gli attuali, che ci hanno abituati a vivere in un clima continuo di incertezza, l’importante è mantenere chiara la rotta: per noi vuol dire sapere dove andare, forti dei nostri valori e della nostra forza, ma consapevoli che si può fare di più se adottiamo dei cambiamenti, oggi necessari e non più procrastinabili”. Con queste parole Giangiacomo Ibba, Ad di Crai Secom, oltre che presidente di Abbi Group in Sardegna ha iniziato a spiegare alla platea di imprenditori, soci e fornitori che si sono incontrati a Milano, nella cornice del Teatro Arcimboldi, per festeggiare i 50 anni del Consorzio, cosa è Crai Futura, il nuovo percorso che ha richiesto non solo cambiamenti nel management, ma anche nuove declinazioni per concetti noti, come quello di centrale.

Un nuovo concetto di centrale

“Perché Crai cresca sul territorio e incrementi il suo profitto, la centrale deve svolgere un ruolo diverso da come lo conosciamo oggi -ha continuato Ibba- Un ruolo che vada al di là della gestione dei contratti con l’industria, che diventa un vera sede centrale, un headquarter in grado non solo di lavorare per ottenere i migliori contratti migliori con l’industria, ma di mettere al centro delle nostre priorità il negozio, che, a livello di modello, assortimento, prodotti esclusivi, tecnologie, sistema logistico, deve essere definito a livello centrale e successivamente condiviso con i soci e declinato sul territorio, consapevoli che noi siamo leader nelle comunità in cui operiamo. Dobbiamo cambiare il modo di lavorare che abbiamo seguito fino a oggi, per diventare più efficienti e distintivi”.

Rendere i negozi  distintivi e preferiti dai clienti

Ma come rendere preferiti per i consumatori i negozi della rete Crai? “Lavorando sui diversi elementi che compongono le preferenze dei clienti”, ha spiegato Grégoire Kaufman, direttore generale di Crai Secom, sottolineando come servano scelte forti basate sulla sussidiarietà e sulla differenziazione sapendo di essere parte di un gruppo presente sull’intero territorio nazionale (cioè in tutte e 20 le regioni) con 1.544 negozi attivi nella prossimità e nell’ultraprossimità grazie all’intraprendenza di 1.010 imprenditori, coadiuvati nelle relazioni con i clienti da 20mila collaboratori. “Quattro le aree sulle quali dobbiamo concentrarci -ha sottolineato Kaufman: dobbiamo lavorare sull’offerta per far emergere le specializzazioni e i prodotti esclusivi dell’industria del territorio e le nostre mdd; ascoltare il cliente per capire e anticipare i suoi bisogni, con un ascolto continuo; diventare più competitivi attraverso una politica commerciale che garantisca prezzi adeguati, ma anche maggiore marginalità per negozi e imprenditori. E infine valorizzare la nostra identità, per diventare principale insegna nelle preferenze di acquisto dei clienti, ovunque, che si tratti di zone turistiche, di città o zone rurali”.

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Grégoire Kaufman

Il ruolo delle mdd

Chiaro anche il ruolo affidato alle mdd, gestite da Food 5.0, nutrire il futuro, società specializzata nella definizione di linee di mdd, a partire dalle ricette e dagli ingredienti. “Abbiamo adottato una logica industriale, nella quale decidiamo quali materie prime utilizzare, quali insaporitori: tutto è all’insegna della naturalità e della ricerca di prodotti esclusivi e diversi, proprio come fanno le industrie di marca che si rispettano”, ha precisato Roberto Comolli, direttore generale di Food 5.0, che gestirà anche il format Tuttigiorni, da sviluppare sul territorio in funzione delle singole specificità dei soci.

La segmentazione delle mdd Crai e il loro posizionamento

Crai leader
Piaceri Italiani tipicità
La Rosa dei Gusti lussuosamente popolare
Low cost convenienza

Fonte: aziendale

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